Studenti tirati per i capelli e colpiti con una stecca durante il doposcuola? Maestra sotto processo

La maestra risponde dell’accusa di maltrattamenti verso fanciulli. L’imputata dovrà presentarsi il 5 novembre, dinanzi al giudice.

Finisce sotto processo una maestra accusata di metodi d’insegnamento ritenuti poco ortodossi, durante le lezioni del doposcuola. Nelle scorse settimane, il gup Edoardo D’Ambrosio al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio l’imputata.

Una 50enne di un paese del Basso Salento dovrà presentarsi il 5 novembre, dinanzi al giudice monocratico della seconda sezione penale. La maestra risponde dell’accusa di maltrattamenti verso fanciulli. Difesa dall’avvocato Massimo Fasano, potrà dimostrare la propria estraneità alle accuse nel corso del dibattimento.

I genitori di alcuni bambini assistiti, tra gli altri, dall’avvocato Luca Puce, si sono già costituiti parte civile durante l’udienza preliminare.

L’incidente probatorio

Si è svolto nell’ottobre dello scorso anno, l’ascolto protetto delle presunte vittime. Presso il Tribunale dei Minorenni, dinanzi al gip Giulia Proto ed alla presenza del pm Stefania Mininni, si è svolto l’incidente probatorio di cinque minori di età compresa tra i 10 ed i 14 anni. Tutti avrebbero sostanzialmente confermato le accuse. Le dichiarazioni rese dai ragazzi sono state ritenute dal consulente tecnico.

L’inchiesta

Gli accertamenti investigativi hanno preso il via dalla denuncia dei genitori di due ragazzi presso la locale caserma dei carabinieri. I figli si sarebbero, infatti, confidati con loro, fornendo anche un video girato durante una delle lezioni. Successivamente, altre tre querele sarebbero confluite nel fascicolo del pm.

Secondo l’accusa, i fatti si sarebbero verificati all’inizio del 2019, durante le lezioni pomeridiane del doposcuola, in casa dell’insegnante. Quest’ultima avrebbe colpito sulle mani ed in altre parti del corpo, gli studenti con una stecca. Non solo, poichè i minori sarebbero stati maltrattati anche con tirate per i capelli, schiaffi e spintoni e minacciati con frasi offensive.



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