Il marito abusava dei bambini del doposcuola, confermata la condanna a 8 anni per la moglie: “Lo copriva”

La Corte di Appello ha ritenuto colpevole, come in primo grado, una maestra in pensione 74enne, residente in un Comune della Grecìa Salentina.

Avrebbe “coperto” il marito, deceduto quattro anni fa, rendendosi “complice” per i continui abusi sessuali su alcuni scolaretti ed è stata condannata a 8 anni. Anche in Appello.

La Corte, sezione promiscua (Presidente Laura Liguori), ha ritenuto una maestra in pensione 74enne, residente in un Comune della Grecìa Salentina, colpevole dei reati di violenza sessuale aggravata in concorso.

I giudici hanno confermato la provvisionale di 10mila euro per le vittime di abusi sessuali e di 5mila euro per gli scolaretti che avrebbero subito molestie sessuali. Non solo, anche il risarcimento danni da quantificare in separata sede e l’Interdizione da pubblici uffici perpetua. I genitori di ben 8 ragazzi si erano infatti costituiti parte civile con gli avvocati Marco Castelluzzo, Carlo Sariconi e Antonio Amato.

Il vice procuratore generale Salvatore Cosentino, ha invocato la condanna a 9 anni per l’imputata, contestando anche il reato di violenza sessuale di gruppo.

L’inchiesta

Secondo il pm (titolare dell’inchiesta, la dr.ssa Angela Rotondano) anche se le violenze ai danni degli scolari in tenera età sarebbero state compiute “materialmente” dal marito (l’uomo, deceduto a processo in corso, non poteva essere giudicato dal tribunale penale), la moglie sarebbe comunque da condannare per la “consapevolezza” degli orrori che avvenivano in quella struttura adibita a doposcuola “improvvisata” (una sorta di garage) o in altri luoghi per mano del coniuge.

Gli agghiaccianti atti di violenza fisica e psicologica si sarebbero consumati tra il 2007 ed il 2009, a volte anche alla presenza degli altri bambini. La maggior parte degli episodi “incriminati” sarebbero avvenuti nella sede delle lezioni, ma anche presso un campeggio nella zona di Gallipoli o in altre località balneari. Qui, i piccoli di età compresa tra i 7 ed i 14 anni si recavano addirittura accompagnati dai genitori (naturalmente ignari di tutto) per far visita alla coppia. Svariate e incredibilmente oscene le violenze subite dagli scolaretti (sia dai maschietti che dalle femminucce): palpeggiamenti, toccatine, e addirittura penetrazioni vaginali e anali. Certe volte erano costretti a compiere a loro volta, ad esempio, masturbazioni o rapporti orali.

Già nel corso dell’anno 2007, alcuni genitori avrebbero cominciato a sospettare che in quel doposcuola avvenissero strane cose, ma fu solo nel 2009 che cominciarono le prime denunce nei confronti della coppia. Infatti, la sorella di una delle vittime, vedendo in televisione un servizio ad un tg in cui si parlava di un violentatore di ragazzini, avrebbe raccolto la “testimonianza” del fratellino che affermava come l’uomo visto nelle immagini gli ricordasse il marito della maestra. A quel punto i genitori si sarebbero confrontati tra di loro e grazie alla loro “mediazione” e ad un continuo dialogo, i ragazzini avrebbero cominciato a raccontare gli abusi sessuali.