Massaggi, sesso e minacce. Operazione ‘Peonia Rossa’: sei arresti a Lecce

L’operazione della Squadra Mobile di Brindisi, denominata ‘Peonia Rossa’, avrebbe sgominato una presunta associazione a delinquere nel Salento che obbligava ragazze di nazionalità cinese a prostituirsi, anche mediante minacce.

Nel complesso, gli indagati risultano quindici. L’accusa? Aver costituito una presunta associazione per delinquere composta dal almeno quattro articolazioni operative nelle città di Brindisi, Lecce, Gallipoli e Taranto. Lo scopo – stando alle primissime indagini – sarebbe dovuto essere favoreggiamento, induzione e sfruttamento della prostituzione di ragazze di nazionalità cinese poste "in vendita" dentro diversi centri massaggi e abitazioni private. A scoprirlo, durante alcune investigazioni durate circa due anni, gli agenti della Squadra Mobile di Brindisi.

In base anche a quanto scritto da una nota riportata dal sito dell’ANSA, i termini parlano proprio di "un giro di prostituzione nei centri benessere e massaggi gestito da una presunta associazione criminale composta da italiani e cinesi, tra cui anche un docente universitario". Ovviamente, tutto è ancora da accertare, sebbene già all’alba i poliziotti brindisini abbiano eseguito ben dieci arresti, di cui otto in carcere e due in regime di domiciliari. Partendo, come da rito, dall’ordinanza di custodia cautelare disposta dal Gip Maurizio Saso e su richiesta del Pm Savina Toscani.

Secondo quanto constatato dagli investigatori, le donne venivano costrette con violenza a prostituirsi e in caso di rifiuto pure minacciate. Addirittura, in un caso è stato accertato che alla donna venne anche paventata l'uccisione di parenti in Cina. Il volume d'affari stimato – dicono  gli inquirenti  – raggiungerebbe una cifra intorno ai 150mila euro al mese. L'operazione è stata chiamata 'Peonia rossa' dal nome di uno dei centri massaggi localizzati. Ogni dettaglio ha avuto modo di conoscersi nel corso di una conferenza stampa avvenuta stamattina, ore 11.00, nelle sale della Procura della Repubblica di Brindisi.