Giallo sulla scomparsa di Mauro Romano, disposte nuove indagini. Si cercano tracce del bambino

Gli accertamenti si stanno concentrando su di una zona periferica di Taviano. Le operazioni sono condotte da vigili del fuoco e speleologi

Si continua ad indagare sulla morte di Mauro Romano, il piccolo di sei anni scomparso nel nulla da Racale nel lontano 1977,  mentre giocava con il fratellino ed il vicino, nei pressi della casa dei nonni, in vico Immacolata a pochi passi dal centro storico. Uno dei tanti corpi che in Salento non trovano pace nella sepoltura. Il pubblico ministero Stefania Mininni ha, infatti, disposto la ripresa delle ricerche, per il ritrovamento delle ossa.

In queste ore, già a partire dalla giornata di ieri, gli accertamenti si stanno concentrando su di una zona periferica di Taviano, in contrada “Fichella”. Le operazioni sono condotte da Vigili del Fuoco e speleologi che hanno ispezionato un pozzo. A causa delle incerte condizioni atmosferiche, le ricerche sono state interrotte. Ad ogni modo, dovrebbero riprendere prossimamente.

Non solo, poiché la Procura segue una pista. Infatti, c’è un’inchiesta per pedopornografia in cui risulta indagato un 69enne, accusato di abusi su di una quindicina di ragazzi del posto, a cui dava piccole somme di denaro in cambio di approcci sessuali.

All’uomo, nell’ottobre scorso, sono stati sequestrati il computer e apparecchi multimediali. Le indagini sono state avviate dopo la denuncia della mamma di un ragazzino che avrebbe subito molestie sessuali.

Si tratta della stessa persona che fu arrestata in passato con l’accusa di tentata estorsione ai danni dei genitori di Mauro Romano. Questi avrebbe cercato di ottenere denaro in cambio di informazioni sul figlio.  All’epoca dei fatti fu anche sospettato del rapimento, ma non furono trovate prova a suo carico.

Le precedenti inchieste

I genitori di Mauro, il papà Natale Romano e la mamma Bianca Colaianni, chiesero anche la riapertura delle indagini nel maggio del 2010.
Un testimone di Geova riferì che a rapire il bambino era stato una persona, che all’epoca della scomparsa di Mauro, frequentava la loro casa.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Lecce, Giuseppe Capoccia, aveva però chiesto l’archiviazione del procedimento nei confronti del nuovo indagato.
Nel 2012, il gip Annalisa De Benedictis dispose l’archiviazione, sostenendo:“Gli investigatori hanno verificato un generale clima di latente omertà nell’ambito della comunità religiosa di cui denuncianti e denunciato facevano parte. Tale aspetto ha avuto un ruolo non trascurabile nella risoluzione della vicenda”.

La mamma Bianca Colaianni però non si arrende e nei giorni scorsi, è stata anche ospite della trasmissione Rai, “Storie Italiane”, chiedendo che venissero eseguiti nuovi accertamenti investigativi.

 

La foto di copertina è tratta da ilsussidiario.net



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