Minacce di morte ad un avvocato per il risarcimento assicurativo? 44enne condannato a 7 anni

È stata disposta, inoltre, la condanna al risarcimento del danno, quantificata in 1 euro, come richiesto simbolicamente dalla vittima.

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Si conclude con la condanna il processo a carico di un gallipolino, accusato di aver minacciato con una pistola il suo avvocato, chiedendogli 50mila euro, per un risarcimento assicurativo, ritenuto inadeguato. Nelle scorse ore, al termine del processo, i giudici della seconda sezione collegiale (presidente Cinzia Vergine) hanno inflitto la pena di 7 anni di reclusione e 7mila euro di multa a Marco Della Rocca, 44enne di Gallipoli, già noto alle forze dell’ordine, per il reato di tentata estorsione. Il pm Maria Vallefuoco aveva, invece, chiesto la condanna a 8 anni di reclusione.

È stata disposta, inoltre, la condanna al risarcimento dei danni, quantificata in 1 euro, come richiesto simbolicamente dalla vittima che si era costituita parte civile con l’avvocato Giovanni Bellisario.

Non solo, poiché la sentenza prevede anche l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici.

L’imputato è difeso dagli avvocati Umberto Leo e Giuseppe Presicce. La difesa, una volta depositate le motivazioni della sentenza (entro 90 giorni), potrà presentare ricorso in Appello.

I fatti risalgono al 19 luglio scorso. Fondamentale, ai fini dell’indagine, la collaborazione dell’avvocato, che ha fornito prove audio e video di tutte le volte in cui l’uomo l’aveva minacciato. Le scene sono state riprese dalle telecamere dello studio legale.

In base a quanto emerso nel corso delle indagini, il legale sarebbe stato minacciato dopo aver ricevuto il mandato, da parte della compagna del 44enne, per una richiesta risarcitoria. La vicenda riguardava un incidente stradale su un ciclomotore, in cui la donna aveva rimediato delle lesioni.

Secondo il 44enne di Gallipoli, la somma stabilita dall’assicurazione (15mila euro), dopo l’incidente subito dalla compagna, era troppo bassa.

L’avvocato aveva già ottenuto il totale risarcimento per i danni al ciclomotore e si stava adoperando per avere un risarcimento per i danni fisici rimediati dalla donna dopo l’incidente.

Ed il 12 luglio, il 44enne ha minacciato il suo avvocato, con una pistola puntata al collo e al basso ventre, con frasi del tipo: “Ci teniamo in contatto Avvocato, o me recuperi almeno 50mila euro o le cacci entro la fine di luglio”. Non solo, poiché avrebbe sbattuto l’arma sulla scrivania, distruggendo un tavolino di cristallo dello studio del legale.

E ancora, il 17 luglio, avrebbe raggiunto l’avvocato in un locale pubblico, affermando che avrebbe sparato a lui e ai suoi familiari se non avesse ottenuto la somma richiesta. A quel punto, il legale decise di rinunciare all’incarico.

E in data 19 luglio, il 44enne si sarebbe nuovamente presentato presso lo studio dell’avvocato, continuando a minacciarlo. In particolare, sventolando una busta di plastica che conteneva una bottiglia di benzina e depositandola sul pianale dello scooter del legale. Ed avrebbe aggiunto un commento minaccioso: “Questo è un promemoria che ti lascio, te lo lascio pure vicino alle telecamere”.

Non solo, poiché il 44enne avrebbe mostrato una pinza da elettricista ed aggiunto frasi del tipo: “Se per fine mese nu me porti una proposta decente dell’assicurazione tu sei finito, te do fuoco fuori a casa, ti sei messo contro nu bruttu cristianu”.

E come sostiene il gip Rizzo nell’ordinanza: L’uomo voleva costringere l’avvocato “a fargli avere del denaro a cui lui e la sua compagna non avevano diritto, essendo la cifra di 50mila euro esorbitante rispetto a quella che si sarebbe potuta ottenere sulla base della valutazione medico-legale”.

Il 45enne venne poi arrestato in agosto e condotto in carcere dagli agenti del commissariato di polizia di Gallipoli, che eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Marcello Rizzo.

L’uomo si è difeso dall’accusa di tentata estorsione, nel corso dell’interrogatorio di garanzia.