Molestò la figlia di appena dieci anni tra le mura domestiche, durante le vacanze pasquali?
Il padre, un uomo di mezza età di un paese dell’hinterland di Galatina, è stato iscritto nel registro degli indagati. Risponde del reato aggravato di atti sessuali con minorenni.
Nella mattinata di oggi, si è svolto l’incidente probatorio, dinanzi al giudice per le indagini preliminari Sergio Tosi. La presunta vittima è stata ascoltata in modalità protetta, presso la Procura dei Minorenni. Era presente il sostituto procuratore Donatella Palumbo, titolare del fascicolo d’indagine. La bambina avrebbe confermato di avere subìto molestie sessuali dal papà, in occasione di una visita. Adesso spetterà allo psichiatra Massimo Viola ed alla psicologa Silvia Olive, i consulenti tecnici nominati dal gip, verificare l’attendibilità delle dichiarazioni della bambina. Occorre ricordare che l’incidente probatorio è un istituto giuridico che permette di “cristallizzare” una prova, in vista di un eventuale processo.
L’inchiesta
Secondo quanto emerso dai primi accertamenti investigativi, i fatti si sarebbero verificati nel mese di aprile del 2018, in un contesto sociale ed economico apparentemente privo di particolari criticità. La bambina, all’epoca dei fatti aveva dieci anni, ed era andata a trovare il padre che vive in un piccolo paese del Basso Salento, per le festività pasquali. Difatti, ella oramai risiede con la madre fuori regione, poiché i genitori sono separati da tempo. In quella circostanza, il papà invece di coccolarsi la figlia che non vedeva da tempo, l’avrebbe molestata a letto in casa dei nonni, credendo che stesse dormendo, approfittando di un momento d’intimità. Non solo, poiché l’avrebbe costretta ad atti sessuali, abusando della sua fragilità.
La piccola, alcuni giorni dopo, avrebbe trovato il coraggio di confidarsi con un amichetto di scuola e successivamente avrebbe rivelato, alla propria madre, i presunti abusi sessuali per mano del padre. A quel punto, è scattata la denuncia presso la locale stazione dei carabinieri che hanno dato il via alle indagini.
L’indagato è assistito dagli avvocati Fabrizio Picciolo ed Enrico Massa.
