I familiari chiedono di riaprire le indagini: nuovi sviluppi sulla morte di Marianna Greco

La famiglia di Marianna Greco continua a portare avanti la propria battaglia in cerca della verità, convinta che si sia trattato di un omicidio volontario e non di suicidio.

La Procura riapre le indagini sulla morte della 37enne Marianna Greco, trovata senza vita nel suo letto e con i segni di quattro coltellate alla gola, il 30 novembre di tre anni fa a Novoli.

Dopo la memoria difensiva presentata dagli avvocati Francesca Conte e Francesco Tobia Caputo, per conto della madre Luisa, del padre Francesco e della sorella Giovanna, la nuova inchiesta muove i primi passi. La Procura avrebbe anche iscritto un nominativo nel registro degli indagati, con l’accusa di istigazione al suicidio. Un atto dovuto per espletare i dovuti accertamenti investigativi.

La famiglia di Marianna Greco, intanto, continua a portare avanti la propria battaglia in cerca della verità, convinta che quello della 37enne sia stato un omicidio volontario e non un suicidio.

I legali hanno depositato la consulenza del medico specialista che l’aveva in cura e del perito informatico. Dalla consulenza di parte del medico legale Giuseppe Fortuni, inolte, sarebbero emerse delle ferite da taglio sulle dita, che potrebbero essere riconducibili ad una colluttazione.

La vicenda è già finita sotto i riflettori di alcune trasmissioni televisive. Anzitutto, “La Vita in Diretta”, dove la sorella di Marianna è stata ospite nella settimana scorsa. Invece, nei prossimi giorni, si dovrebbe parlare del caso, durante una puntata de “I Fatti vostri”.



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