Omicidio del falegname di Castri, c’è un quarto arresto

All’arrestato sono contestati i reati in concorso di omicidio aggravato e rapina aggravata ai danni di Donato Montinaro.

C’è un quarto arresto per l’omicidio di Donato Montinaro, il falegname 75enne di Castri di Lecce, trovato morto, legato e incappucciato, l’11 giugno scorso, all’interno della sua abitazione, al termine di una rapina finita male. Dopo i tre arresti del 14 ottobre scorso a causa di intercettazioni assai compromettenti, nella giornata odierna, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Lecce, hanno dato esecuzione a un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal gip Laura Liguori , su richiesta del pm Maria Consolata Moschettini.

Ad Emanuele Forte di Corsano sono contestati i reati in concorso di omicidio aggravato e rapina aggravata ai danni di Donato Montinaro. È assistito dall’avvocato Marco Costantino e potrà difendersi dalle accuse nel corso dell’interrogatorio di garanzia.

‘Gli approfondimenti investigativi, svolti a seguito della misura cautelare eseguita lo scorso 14 ottobre nei confronti di altri tre soggetti (due donne e un uomo) – si legge nella nota dei carabinierihanno evidenziato la sussistenza di ulteriori elementi a carico del quarto indagato, che hanno reso necessario anche nei suoi confronti l’emissione di un provvedimento restrittivo’.

Di rapina finita male, si diceva, in occasione dell’efferato omicidio. I Carabinieri, che hanno setacciato la vita del falegname 75enne che viveva in casa con la figlia disabile sono convinti di aver trovato il movente che ha portato all’arresto di ben 4 persone. Montinaro non nascondeva il “contenuto del suo portafoglio”, anzi se ne vantava spesso con amici e conoscenti affermando di occultare il denaro contante in casa. Proprio questa motivazione sarebbe stata alla base di un piano elaborato che poi si è concluso con l’omicidio.

 



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