Accoltellato e bruciato nel bergamasco, mistero sulla morte di un professore leccese. Si indaga per omicidio

Pochi i dubbi: Cosimo Errico, professore originario di Lecce, è stato ucciso. Il medico legale, infatti, avrebbe trovato sul corpo semi-carbonizzato i segni delle ferite provocate da un’arma da taglio.

Ucciso a coltellate, bruciato e lasciato lì, nelle campagne al confine tra Entratico e Borgo di Terzo, dove è stato ritrovato dal figlio. Che cosa sia accaduto a Cosimo Errico, insegnante 58enne originario di Lecce, è impossibile dirlo.

Dell’uomo, professore di Biotecnologia all’Istituto “Natta” di Bergamo, non si avevano più notizie da ieri sera, quando si era recato nella cascina che aveva trasformato in una fattoria didattica per i bambini.

È stata la moglie lanciare l’allarme. Era notte fonda e al telefono non riusciva a raggiungerlo. Preoccupata quando non lo ha visto rincasare, ha mandato il figlio a cercarlo. È toccato a lui fare la tragica scoperta, alle prime luci del mattino: il corpo senza vita dell’uomo, semi carbonizzato, era riverso per terra nella struttura che gestiva.

Un tragico incidente dovuto ad un cortocircuito, visto che era saltata la corrente: a questo avevano pensato in un primo momento i soccorritori del 118, ma con il passare delle ore è emersa un’altra verità. Sul corpo di Errico, il medico legale ha trovato delle ferite da arma da taglio.

È omicidio

I carabinieri del Nucleo investigativo ora indagano per omicidio. Quella che all’inizio era soltano un’ipotesi ora sembra una certezza: l’uomo è stato ucciso. Da chi e perché sono domande, al momento, senza risposta.

La cascina è stata posta sotto sequestro dai militari dell’Arma.



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