Fidanzati uccisi a Lecce, un uomo con cappuccio e zaino ripreso da una telecamera. È l’assassino?

Nell’immagine – pubblicata in esclusiva dalla Gazzetta del Mezzogiorno – si nota un uomo vestito di nero, con uno zaino sulle spalle e il cappuccio in testa. È il killer che i testimoni hanno visto allontanarsi dalla scena del crimine?

Continua senza sosta la caccia al killer di Eleonora e Daniele. Un giovane di nazionalità italiana che sarebbe stato visto allontanarsi dall’edificio, con uno zainetto sulle spalle, i guanti, una felpa con cappuccio, ed un coltello in mano, in base ad alcune testimonianze. Ed altri elementi emergono da un filmato, seppur dall’immagine poco nitida ed estrapolato dalle telecamere di videosorveglianza di via Rudiae. Un frame pubblicato in esclusiva sull’edizione cartacea di oggi della Gazzetta del Mezzogiorno.

Dopo l’acquisizione dei telefonini della coppia, sono stati sequestrati altri dispostivi elettronici. Si tratta dei computer portatili di Daniele De Santis ed Eleonora Manta rinvenuti in via Montello. Ed il pc che Eleonora utilizzava, sul posto di lavoro all’ufficio di Inps di Brindisi. Infine si procede con l’analisi delle celle telefoniche intorno a via Montello, sperando di trovare tracce del killer, attraverso il suo telefonino.

Vi è poi una testimone che sostiene di avere sentito pronunciare ad Eleonora il nome “Andrea”, forse con riferimento al killer. Questa pista, nelle ultime ore, sta perdendo consistenza, poiché forse si sarebbe trattata di una richiesta di aiuto ad un loro amico di nome Andrea.

Nel cortile della palazzina sarebbero stati trovati dei biglietti intrisi di sangue, con delle scritte a penna che potrebbero appartenere all’assassino.

La scena del crimine

I due – stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto – intorno alle 21 di lunedì sono stati inseguiti per le scale e uccisi a coltellate da un killer che ha fatto perdere le proprie tracce dopo averli lasciati per terra in una pozza di sangue.
La coppia conosceva presumibilmente l’assassino e gli avrebbe aperto la porta per farlo entrare, ignara di quello che sarebbe accaduto dopo.

È terminata l’autopsia sui corpi di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, effettuata dal medico legale Roberto Vaglio. La coppia sarebbe stata massacrata con oltre 60 fendenti, inferti con un pugnale di un tipo simile a quelli che usano i sub.
Oltre 30 le pugnalate inflitte in varie parti del corpo con ferocia da parte dell’assassino e anche segni di difesa della ragazza. Sono stati riscontrati dei tagli profondi su vari organi vitali e soprattutto sul torace. Sul corpo di Daniele sono stati riscontati 25 segni di arma da taglio ed anche in questo caso il killer ha agito con inaudita violenza, nonostante lo strenuo tentativo del giovane di difendersi dalla furia omicida.

Sembra così prendere sempre più consistenza l’ipotesi del delitto passionale e del duplice omicidio aggravato dalla premeditazione. Nei prossimi giorni verrano esaminate le tracce biologiche prelevate (capelli, frammenti di pelle, ecc), alla ricerca dell’identità del killer. Infatti, alcuni reperti che saranno analizzati con attenzione nei prossimi giorni, potrebbero appartenere all’assassino della coppia.

La magistratura ha deciso di trattenere la salma per ulteriori accertamenti e i funerali sono stati rinviati.
I familiari di Daniele De Santis sono assistiti dall’avvocato Mario Fazzini. Invece, la famiglia di Eleonora si è affidata all’avvocato Stefano Miglietta.

L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Leonardo Leone Castris e dal sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini e condotta carabinieri del comando provinciale di Lecce.



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