Omicidio Fasano e traffico di droga, chiusa l’inchiesta: dieci indagati

La Procura chiude le indagini sull’omicidio del giovane di Melissano, ucciso il 24 luglio scorso con un colpo di pistola alla tempia.

La Procura chiude le indagini sull’omicidio di Francesco Fasano, il giovane di Melissano ammazzato il 24 luglio scorso con un solo colpo di pistola alla tempia. L’avviso di conclusione porta la firma del procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi e dei sostituti procuratori Stefania Mininni e Maria Vallefuoco.

Daniele Manni, 39enne di Casarano, e Angelo Rizzo, 23enne di Melissano, rispondono di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti e futili.

Lo stesso Manni è accusato anche del tentato omicidio di Francesco Fasano e Pietro Bevilacqua (tra il 18 ed il 19 luglio) che avrebbe innescato una reazione a catena.

Daniele Manni e Angelo Rizzo sono indagati anche per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti assieme ad Antonio Librando, 42 anni; Maicol Andrea Manni, 27enne; Luca Piscopiello, 37 anni; Luca Rimo, 36 anni (tutti di Melissano) e Gianni Vantaggiato, 48enne, residente a Tonco (in provincia di Asti); Pietro Bevilacqua, 32 anni, Luciano Manni, 66 anni e Biagio Manni, 50enne, tutti di Melissano.

Le indagini sull’omicidio del 22enne hanno permesso di individuare uno scontro in atto tra due fazioni createsi all’interno di una originaria associazione dedita al traffico di stupefacenti che operava nelle “piazze” di Melissano e paesi limitrofi.

Gli indagati sono assistiti dagli avvocati: Francesca Conte, Francesco Fasano, Silvio Caroli, Mario Ciardo, Attilio Nassisi, Stefano Pati, Mario Coppola, Antonio Savoia, Ladislao Massari.

Invece, i familiari di Francesco Fasano sono difesi dagli avvocati Luigi Corvaglia e Claudio Miggiano.



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