Mare Sicuro 2018, il bilancio dei controlli svolti dalla Guardia Costiera in Puglia

Con la fine dell’estate è giunta al termine anche l’Operazione “Mare Sicuro” della Guardia Costiera per garantire la sicurezza di chi ama, lavora e vive vicino al mare.

L’estate è ormai un capitolo chiuso, soprattutto se sarà confermato il maltempo previsto in settimana. Con la fine della bella stagione termina anche l’Operazione «Mare Sicuro» che da giugno a settembre vede impegnati gli uomini (e i mezzi) della Guardia Costiera.

Controlli senza sosta per garantire la sicurezza lungo la costa, sulle spiagge prese d’assalto dai turisti e negli specchi d’acqua che hanno conquistato l’attenzione delle riviste patinate di tutto il mondo per la loro bellezza. Il 2018, infatti, ha confermato il trend positivo degli anni precedenti. Numeri che dimostrano che la Puglia è una delle mete preferite dagli ‘stranieri’ per trascorrere le vacanze.

Salvate centinaia di persone

L’attività giornaliera di controllo e pattugliamento – che ha visto impegnati complessivamente 400 uomini e 58 unità navali, tra battelli veloci e motovedette d’altura – ha richiesto un notevole sforzo operativo per garantire il regolare e tranquillo svolgimento di tutte le attività turistico-balneari. Un merito particolare va anche ai volontari regionali della Croce Rossa Italiana per il supporto sanitario alle attività del Corpo. Personale qualificato che, soprattutto durante i fine settimana, è salito a bordo dei mezzi navali permettendo così, in caso di emergenza, una risposta pronta e fulminiea.

Sono 98 le imbarcazioni soccorse in mare (di cui 90 tra natanti e imbarcazioni da diporto, con netta prevalenza delle unità a motore). E ben 222 le vite umane salvate (tra queste 182 diportisti e 31 bagnanti), a dimostrazione che la tempestività degli interventi, anche in condizioni meteo-marine proibitive per via dell’improvviso intensificarsi del vento e della corrente, ha consentito di evitare il peggio, portando in salvo un significativo numero di persone.

Anche per quest’anno il dato statistico più rilevante è la totale assenza di incidenti e sinistri in mare dovuti a collisioni tra unità da diporto. Merito sia della maggior prudenza da parte di chi naviga che della presenza costante delle motovedette nei tratti di mare a maggior traffico che ha fatto da deterrente.

Purtroppo qualcuno ha perso la vita. Dei 14 decessi che si sono verificati lungo tutto il litorale pugliese, 7 sono stati causati da annegamento, nella maggior parte dei casi attribuibile ad un improvviso malore del malcapitato bagnante.

I numeri dei controlli a terra

I controlli a terra sono stati complessivamente 35.412 (di cui 4.942 in materia ambientale, 5.035 in materia di diporto e 6.050 sul demanio marittimo). Quasi duemila, 1.999 per la precisione, sono i verbali scattati per illecito amministrativo (di cui ben 418 per violazione delle ordinanze balneari) e 131 notizie di reato con netta prevalenza (ben 84) per occupazione abusiva di aree demaniali marittime.

Numerose le operazioni che dal Gargano al Salento, passando per tutto il litorale a sud di Bari, hanno consentito di restituire ai bagnanti tratti di arenile abusivamente occupati da improvvisati gestori di strutture balneari non autorizzate e spesso prive delle prescritte dotazioni per assicurare il servizio di salvamento.

Il dato complessivo comprende anche gli oltre 2.200 controlli in materia di pesca, che hanno condotto a 61 azioni repressive, tra reati e illeciti amministrativi accertati, consentendo di sottrarre alla vendita ingenti quantitativi di prodotto ittico di cui è vietata la cattura, ovvero non tracciato ed etichettato e quindi destinato a finire sulla tavola di ignari consumatori.

Un’attività che ha riguardato, nel suo insieme, tutti i compiti e le responsabilità che fanno capo al Corpo delle Capitaneria di porto – Guardia Costiera, chiamati vegliare sull’incolumità e la sicurezza di chi ama, lavora e vive sul mare.



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