Cocaina e discoteche, domani dinanzi al giudice l’ex portiere del Lecce Davide Petrachi

L’udienza di convalida dell’arresto nell’ambito dell’operazione ‘Movida’ si terrà presso il carcere di Borgo San Nicola. Il 33enne di Melendugno, presumibilmente, deciderà di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Potrà fornire la propria versione dei fatti o scegliere la via del silenzio, l’ex portiere del Lecce Davide Petrachi finito in manette ieri mattina nell’ambito dell’operazione «Movida».

Domani si terrà l’udienza di convalida dell’arresto, presso il carcere di Borgo San Nicola, dinanzi al gip Giulia Proto.

Il 33enne di Melendugno, assistito dagli avvocati Raffaele Benfatto e Salvatore Donadei, avrà, infatti, la possibilità di chiarire la sua posizione ma presumibilmente deciderà di avvalersi della facoltà di non rispondere e tuttalpiù di rilasciare spontanee dichiarazioni.

Successivamente, il giudice stabilirà se convalidare l’arresto “ritardato”, disposto dal Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia Guglielmo Cataldi e messo in atto grazie all’utilizzo di poliziotti sotto copertura. Inoltre, il gip dovrà decidere se confermare la misura cautelare del carcere.

Sempre nella mattinata di domani si terrà l’udienza di convalida degli altri dodici arrestati: Adil Ghazi, 53enne di origini marocchine ma residente a Porto Cesareo; Vito Sacco, 19enne di Porto Cesareo; Luca Stefano Indirli, 20enne di Porto Cesareo; Nicola Guarna, 27enne di Bari; Antonio Peciccia, 50enne e Giuseppe Schito, 41enne, entrambi di Lecce; Carmelo Schillaci, 19enne, di Nardò; Marco Vetrugno, 41enne di San Pietro in Lama; Andrea Montinaro, 44enne di Vernole. Rispondono di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

E poi, Moreno Vonghia, 37enne; Roberto Patera, 41 anni e Graziano Romano, 40enne, tutti di Nardò. I tre secondo l’accusa, avevano formato una vera e propria associazione per delinquere finalizzata al traffico e alla cessione a terzi di sostanza stupefacente. Patera aveva il ruolo di organizzatore e promotore, mentre gli altri due di collaboratori.

Sono assistiti dagli avvocati: Giuseppe Romano, Massimo Zecca, Gianpiero Geusa, Francesco Spagnolo, Massimo Muci, Marco Luigi Elia, Tommaso Valente.

I locali

La Questura di Lecce sta valutando la possibilità di sospendere la licenza per un periodo di tempo limitato, ai sensi dell’ex articolo 100 del Tulps, ai locali notturni finiti al centro delle indagini. Tra di essi il Ficodindia, in località Torre Uluzzu, a Nardò; Le Darsene, a Porto Cesareo ( la proprietà è assistita dall’avvocato Gabriele Valentini) e il Guendalina, a Santa Cesarea Terme.



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