Operazione “Skipper”, catturata in brasile la “mente” dell’organizzazione dedita al traffico internazionale di droga

Si trovava nel Paese sudamericano, dove, con i proventi dell’attività, aveva avviato un’impresa di costruzioni specializzata nell’edilizia di lusso.

Era sfuggito alla cattura nel corso dell’Operazione “Skipper”, a opera degli agenti della Squadra Mobile di Lecce, diretta dal Vicequestore Alessandro Albini, grazie alla quale è stata sgominata un’associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti ma, a poco più di 24 ore dal blitz, anche Alduino Giannotta è stato assicurato alla giustizia.

A conclusione di una perfetta attività di cooperazione di Polizia che ha visto impegnati diversi uffici di Polizia Italiani e brasiliani, è avvenuta in Brasile la cattura della “mente” dell’organizzazione criminale, come è considerato. Come si legge nell’ordinanza a firma del Giudice per le indagini preliminari, Giannotta si occupava degli approvvigionamenti di cocaina dall’Olanda, tenendo i contatti con i fornitori internazionali, finanziandoli, dirigendo i trasporti e le consegne nel Salento con i suoi uomini di fiducia.

La sua residenza olandese di Amsterdam era stata perquisita dalle Forze dell’Ordine olandesi, ma l’uomo è stato beccato in Brasile dove si era stabilito da tempo con la moglie  nello stato di Pernanbuco e, con i proventi dell’attività criminale, aveva avviato una redditizia impresa di costruzioni specializzata nella realizzazione di abitazioni di lusso.

L’arresto è stato eseguito, in Brasile, alle ore 15.00 di ieri (le 19.00 in Italia), dalla Polizia Federale Brasiliana in stretta collaborazione con la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga e le sue articolazioni estere, il servizio Interpol della Direzione Centrale Polizia Criminale, la Coordenadoria Geral de Policia de Repressao a Drogas, Armas e Faccoes e la Squadra Mobile della Questura di Lecce.

La Polizia Federale Brasiliana aveva localizzato la lussuosa fazenda di Giannotta nella cittadina di Camaragibe vicinissima alla località turistica, Recife, già da diversi giorni ma, essendo la stessa provvista di un sistema di video-sorveglianza che non consentiva un’azione rapida che portasse all’arresto, ha atteso che l’uomo uscisse per operare in sicurezza.

Nello specifico, è stato fermato e arrestato a bordo della propria vettura all’uscita della dimora, che sorge su di un residence di 15.800 metri quadrati, all’interno del quale insistono altre villette costruite da lui.

Ai fini del risultato investigativo, fondamentale è stata la collaborazione fornita dalla Polizia federale Brasiliana che ha operato servizi di osservazione e pedinamento per diversi giorni.

L’attività dell’autorità di polizia Brasiliana  rispecchia in pieno le linee guida dettate dalla Polizia Federale per l’arresto dei leader di organizzazioni criminali transazionali nel pieno rispetto della cooperazione internazionale di Polizia .

Per l’arresto di Alduino Giannotta, valutata la caratura criminale della persona e il rischio che potesse nuovamente allontanarsi facendo perdere le tracce, è stato necessario un provvedimento d’urgenza emesso dal Supremo Tribunale Federale del Paese sudamericano attivato dal Servizio Interpol Brasile su richiesta del collaterale italiano.

Alla moglie, D.N. L.M., 47enne brasiliana, destinataria della misura dell’obbligo di firma, non è stato possibile notificare il provvedimento poiché non valido nello stato carioca.



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