
Arrivano tre condanne per i presunti responsabili del pestaggio di un ragazzo in una birreria di Galatone. Al termine del rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo), ha retto l’accusa di tentato omicidio con l’aggravante dei futili motivi. Il gup Anna Paola Capano ha inflitto la pena di 8 anni di reclusione per Mattia Marzano, 31enne di Galatone (con l’aggravante dei futili motivi) e 5 anni e 4 mesi ad Andrea Calamaio, 47enne di Galatone e Giacomo Migliaccio, 32 anni di Galatone. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Roberto De Mitri Aymone e Ladislao Massari che potranno presentare ricorso in Appello.
Nei giorni scorsi, i giudici della prima sezione collegiale avevano inflitto la pena di 5 anni di reclusione a Giuseppe Mele, 53enne di Sannicola (difeso dagli avvocati Roberto De Mitri Aymone e Antonio Palma), derubricando il reato di tentato omicidio in lesioni personali aggravate, come richiesto dalla difesa.
I fatti risalgono al 6 gennaio scorso. Il movente del pestaggio, in base a quanto ricostruito dai carabinieri del commissariato di polizia di Nardò, coordinati dal pm Maria Vallefuoco, sarebbe legato a qualche presunto sguardo non gradito verso una ragazza.
Il giovane, che si trovava all’interno della birreria, è stato aggredito da quattro persone con calci e pugni in testa e sul viso, anche all’esterno del locale. In seguito, è riuscito a fuggire, nonostante il tentativo dei suoi aggressori di bloccarlo e ha raggiunto la caserma dei carabinieri. Successivamente, è stato trasferito in ambulanza al pronto soccorso di Gallipoli e gli sono state diagnosticate una serie di lesioni guaribili in trenta giorni. A far luce sull’accaduto si sono rivelate utili alcune testimonianze.
I quattro imputati si trovano tuttora agli arresti domiciliari. Marzano venne sottoposto a fermo (non convalidato). E alcuni giorni dopo, vennero tratti in arresto Calamaio, Migliaccio e Mele, ritenuti i presunti complici, raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari.