Piazza Tancredi usata come latrina a cielo aperto, 38enne senza fissa dimora denunciato per atti osceni

Durante un servizio di controllo, una volante transitando in Piazza Tancredi ha notato una donna che si lamentava per il comportamento di un rumeno senza fissa dimora che aveva effettuato i propri bisogni sulla soglia di una privata abitazione.

Lo hanno trovato ubriaco e con pantaloni ancora abbassati dopo aver soddisfatto i suoi bisogni personali sulla grata in ferro di un’abitazione privata in piazza Tancredi, a pochi passi dalla Chiesa della Madonna del Carmine  e per un rumeno 39enne, senza fissa dimora, è scattata una denuncia in stato di libertà per atti osceni.
  
Tutto è iniziato questa mattina quando l’attenzione di una volante della polizia, impegnata in un servizio di controllo del territorio nel centro storico, è stata richiamata da una donna visibilmente arrabbiata per il comportamento del 39enne che, noncurante di tutto, aveva dato “corso alla natura” sulla soglia dell’abitazione, chiusa da una grata in ferro. I ‘residui’ dei suoi bisogni erano lì, ancora ben visibili per terra.
  
Mentre i poliziotti invitavano l’uomo a ricomporsi, la signora – esasperata – come un fiume in piena ha raccontato agli agenti quanto era ‘costretta’ a tollerare da tempo. Agli agenti, infatti, ha mostrato i resti dell’immondizia che, a suo dire, il rumeno lancia all’interno nel suo appartamento appena finito di mangiare. Non solo, ha precisato che già in passato era stato richiesto l’intervento delle autorità locali con esposti. Insomma, ha raccontato una situazione diventata ormai intollerabile per lei.  
   
Ad avvalorare la sua versione è stato anche il personale del vicino Rettorato che ha confermato come l’uomo sia una presenza fissa, spesso molesta e aggressiva anche nei confronti delle donne che lavorano nell’Università.
   
A rendere ancor più grave la situazione è stato il fatto che il 39enne abbia espletato i suoi bisogni a pochi passi da un parcheggio pubblico, in una zona molto frequentata dagli universitari diretti in rettorato, dai fedeli che vogliono partecipare alle funzione religiose e dai cittadini e dunque non è escluso il rischio che alla scena potessero assistere donne, bambini e anziani.
   
Al termine degli accertamenti di rito, come detto, lo straniero è stato denunciato in stato di libertà per atti osceni.



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