Prima picchia moglie e figlio, poi si getta nel pozzo. Recuperato dai Vigili del Fuoco, l’uomo viene arrestato

L’episodio si è verificato a Martano nel pomeriggio ed ha comportato l’intervento dei Vigili del Fuoco, oltre che dei carabinieri.

Pomeriggio agitato a Martano. I carabinieri della locale stazione hanno tratto arresto in flagranza di reato, per evasione e rapina, BerloiuAdrian Ionut, romeno 44enne, residente a Martano e già conosciuto alle Forze dell’Ordine.

Le prime ricostruzioni hanno parlato di maltrattamenti in famiglia, di una violenza che poi sarebbe sfociata in un gesto incomprensibile: l’uomo si sarebbe gettato in un pozzo.

Le successive indagini hanno però, poi, svelato la verità.

L’uomo, dopo essere evaso dal regime degli arresti domiciliari cui era sottoposto a seguito di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Lecce il 23 marzo scorso per il reato di maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione e violazione di domicilio. Oggi si è recato nell’abitazione della propria ex convivente e del figlio di questa. I due sono domiciliati in un appartamento che sorge allo stesso indirizzo dell’appartamento dove l’uomo è ristretto.

Il cittadino romeno, dopo essere entrato in casa, ha percosso la donna e il figlio, per poi impossessarsi di un telefono cellulare.

la cisterna in disuso

E’ scattata immediata la richiesta di aiuto e, a seguito dell’intervento dei carabinieri, l’evaso si è barricato in casa per poi fuggire da un balcone posteriore, rifugiandosi all’interno di una cisterna in disuso posta nelle adiacenze dello stabile.

Il 44enne è stato aiutato a risalire con l’ausilio dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Maglie, per poi essere stato medicato da personale del 118 che lo ha riscontrato affetto da patologia traumatica, senza prognosi.

La donna ed il figlio, invece, hanno riportato rispettivamente lievi contusioni senza prognosi e la frattura di una mano.

L’arrestato è stato condotto in carcere.



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