È accusato di aver picchiato e maltrattato ripetutamente la giovane moglie. Non solo, poiché l’uomo avrebbe percosso anche la figlioletta che all’epoca aveva appena sei mesi.
Nella mattinata di oggi si è tenuta udienza preliminare dinanzi al gup Cinzia Vergine.
L’oramai ex moglie si è costituita parte civile con l’avvocato Raffaele Colluto. Stesso discorso
per la bambina, con la curatrice speciale nominata dal Tribunale dei Minori.
L’imputato, un 31enne dell’hinterland di Otranto, difeso dall’avvocato Francesca Conte, ha chiesto il rito abbreviato. La discussione e la sentenza sono previste per il prossimo 15 novembre.
I fatti hanno preso il via dalla denuncia della vittima e si sarebbero verificati dal 2018 fino al 2021, tra Lecce ed alcuni paesi della provincia.
Come contestato dal pm Luigi Mastroniani nella richiesta di rinvio a giudizio, l’uomo, spesso sotto effetto di alcol e sostanze stupefacenti e spinto da un’irrefrenabile gelosia, avrebbe perseguitato la moglie (assieme al nuovo compagno) e l’avrebbe anche picchiata durante la gravidanza, causandole per due volte un aborto. Inoltre, l’avrebbe ripetutamente ingiuriata e avrebbe controllato ogni suo spostamento. E vengono addebitate all’uomo una serie di minacce di morte con il coltello e di aggressioni fisiche. Calci, pugni e percosse di ogni tipo.
L’uomo è inoltre accusato di aver picchiato la figlia di appena sei mesi, sferrandole una serie violenti colpi e provocandole degli ematomi.
