Presunti illeciti dell’ex DG dell’Università, Miccolis: ascoltati i sindacalisti Margiotta e De Pascalis

Il 55enne barese è accusato dalla Procura del reato di tentata concussione. Oggi si è tenuto il controesame di Margiotta e successivamente è stato ascoltato, sia dal sostituto procuratore che dalla difesa, De Pascalis. La prossima udienza è stata fissata per il 4 maggio.

Continua l'ascolto dei sindacalisti Tiziano Margiotta e Dino De Pascalis, nel processo sulla controversa gestione amministrava dell’Università del Salento. I due, sarebbero stati "vittime" di soprusi e minacce sul posto di lavoro, da parte dell’ex direttore generale, il 55enne barese Emilio Miccolis. Miccolis, nel processo che si sta celebrando dinanzi ai giudici della seconda sezione penale, presieduto da Roberto Tanisi, è accusato dalla Procura del reato di tentata concussione.

I due sindacalisti avevano avanzato già nell'udienza preliminare del novembre scorso, davanti al Gup Giovanni Gallo, costituendosi parti civili nel processo, un risarcimento rispettivamente di 250mila euro e 50mila euro. Margiotta è difeso, dall'avvocato Benedetto Scippa, mentre De Pascalis da Marcello Petrelli.

Nell'udienza scorsa in "ordinario", Margiotta ha risposto alle domande del pubblico ministero Paola Guglielmi ed ha parlato dei vari colloqui, alcuni dei quali registrati, avuti con Miccolis anche in veste di sindacalista (era anche membro del Senato Accademico) da cui emergerebbero: un provvedimento disciplinare, una denuncia per estorsione e varie minacce, messe in pratica da gennaio 2010 a luglio 2012.

Oggi, Margiotta ha risposto agli avvocati della difesa, Viola Messa e Daniele Montinaro che hanno posto alcune domande nel controesame. L'avvocato Messa, nello specifico, ha chiesto conferma dell'esistenza di alcune intercettazioni ambientali con l'ex Rettore dell'Università Oronzo Limone e con l'ex capo di gabinetto Gianfranco Madonna ( prodotta attraverso un documento cartaceo). A tal proposito, come confermato da Margiotta, vi fu un' indagine dei carabinieri sull'attività di alcuni sindacalisti, poi archiviata. Secondo il difensore di Miccolis, questa circostanza è comunque sintomatica di una determinata modalità d' interlocuzione del sindacalista.

Successivamente, si è tenuto l'esame ed il controesame di Manfredi De Pascalis, sindacalista e membro del consiglio di amministrazione dell'Università, difeso da Marcello Petrelli. De Pascalis ha ricostruito anzitutto i rapporti intercorsi con Miccolis, fin dal giorno dell'insediamento di quest'ultimo come Direttore Generale. Durante una seduta del Consiglio di Amministrazione, De Pascalis avrebbe chiesto alcune precisazioni sulla sua precedente attività nello stesso ruolo, presso l'Università di Siena. In particolare, mostrando alcuni ritagli di giornale della stampa senese, riguardanti alcuni "accertamenti" investigativi sul suo ruolo dell'epoca ( successivamente Miccolis, in questa inchiesta, sarebbe stato rinviato a giudizio per abuso di ufficio e peculato).

A seguito di questo suo intervento,  De Pascalis venne querelato da Miccolis per diffamazione ( venne poi assolto nel processo ). Nel frattempo, mentre assolveva le proprie mansioni di funzionario dell'ufficio concorso, stigmatizzando i comportamenti poco trasparenti di Miccolis,  il  Direttore Generale sarebbe "intervenuto" chiedendo di fare un passo indietro.  Dunque, se De Pascalis avesse accettato la sua proposta, avrebbe avuto una fulgida carriera e lui avrebbe ritirato la querela. Il sindacalista non si sarebbe però tirato indietro e così sarebbe continuata la presunta attività di contrasto del Direttore Generale (De Pascalis fu tra le altre cose trasferito all'Ufficio Pensioni ). Successivamente si è tenuto il controesame di De Pascalis. Gli avvocati Messa e Montinaro hanno chiesto chiarimenti di natura amministrativa sui suoi interventi critici nei confronti di Miccolis, quand'era all'ufficio concorsi.

La prossima udienza è stata fissata per il 4 maggio e verranno ascoltati 2 ufficiali di polizia giudiziaria, il consulente informatico Luigina Quarta e 5 testi della parte civile, per Margiotta.

Invece, nella scorsa udienza, il collegio ha accolto un'importante questione preliminare sollevata dal pubblico ministero Paola Guglielmi, sull'acquisizione e l'utilizzabilità di alcune registrazioni audio contenute su cd. Ricordiamo che I due dipendenti dell’Università erano oggetto delle promesse di Miccolis – secondo l’accusa – di migliorare la propria carriera e di “gonfiare” i propri stipendi, se avessero rinunciato a criticare puntualmente la linea politica gestionale di Miccolis, attraverso soprattutto l'azione sindacale. Questi incontri, sarebbero stati poi registrati da entrambi i sindacalisti.  Miccolis ha sempre rimandato al mittente ogni accusa e, dopo aver ritrovato la libertà in seguito a 81 giorni di detenzione agli arresti domiciliari, è tornato a svolgere il ruolo di funzionario dell’Università di Bari, senza alcun ruolo direttivo.



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