Prima i fuochi d’artificio, poi l’incendio. Scene di panico a Lequile

Non è detto che l’incendio scoppiato nelle campagne di Lequile sia dovuto ai fuochi d’artificio esplosi poco prima. I caschi rossi intervenuti hanno lavorato parecchio per domare le fiamme, alimentate dal vento. Danneggiate alcune vetture.

Sono dovuti intervenire due mezzi dei Vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce per spegnere l’incendio divampato all’improvviso nelle campagne alla periferia di Lequile, in questa calda, caldissima mattina di fine giugno destinata a sfiorare anche oggi i 40 gradi.   I caschi rossi hanno faticato non poco per domare le fiamme che hanno raggiunto, alimentate dal vento di maestrale che sta soffiando imperterrito in queste ore, le abitazioni e i mezzi per la precisione due camion grandi e tre macchine di piccola cilindrata presenti sul posto.
  
Tanta la paura dei cittadini che, proprio per le raffiche di vento, non riuscivano da soli a spegnere il rogo. Non è dato sapere se ci siano correlazioni di causa ed effetto (saranno le indagini a stabilirlo), fatto sta che poco prima che le fiamme si diffondessero si erano sparati i tradizionali fuochi pirotecnici della locale festa in onore di San Vito che, benché venga festeggiato il 15 di giugno, la collettività di Lequile gli rende onore la quarta domenica del mese.    
  
Alcuni cittadini che ci hanno contattato sostengono, infatti, che l’incendio sia stato causato proprio dai residui caduti dal cielo dei fuochi d’artificio. I vigili del Fuoco, al momento, non confermano questa versione e si riservano di approfondire la vicenda.
  
Non sono mancate le scene di panico, come dimostrano le numerose telefonate giunte al numero di emergenza del  Comando di Viale Grassi che ha immediatamente inviato alcuni mezzi sul il luogo indicato.
  
Nella notte, i vigili del fuoco sono stati impegnati in un altro incendio di vaste dimensioni scoppiato sulla Magliano-Carmiano. Anche in questo caso, il vento ha reso molto difficile il lavoro ai caschi rossi.  



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