Venne “pizzicato” con oltre 500 marchi di abbigliamento contraffatti pronti ad essere venduti. Tra questi anche alcuni della Juventus che si è costituita parte civile nel corso della prima udienza del processo, dinanzi al giudice monocratico Edoardo D’Ambrosio.
Sul banco degli imputati compare E.L. 65enne di Acquarica-Presicce. Risponde delle accuse di contraffazione di marchi e introduzione di segni falsi nello Stato.
L’imputato, difeso dagli avvocati Federico Martella e Paolo Pepe, potrà difendersi dalle accuse nel corso del processo.
La merce venne sequestrata il 23 febbraio del 2021. I militari della Guardia di Finanza trovarono in un locale commerciale di Presicce -Acquarica ben 535 capi di abbigliamento contraffatti che comprendevano tute, felpe, maglie, giubbini di squadre come Juventus e Inter e di altri marchi come Adidas, Diadora, Nike, Fila, Puma, Kappa, Aprilia, Levis, Lee e anche Emporio Armani, Gucci, Guess, Napapiri, Aeronautica Militare, Kappa, Kawasaki, K-Way, Vans, Vespa, Suzuki, Yamaha,Supreme, Pyrex.
Non solo, poiché i finanzieri trovarono anche 201 etichette adesive, 3 presse a caldo ed un computer nel quale erano memorizzati i loghi dei marchi.
L’uomo venne poi raggiunto da un decreto di citazione a giudizio, a firma della pm Maria Consolata Moschettini, in cui comparivano nell’elenco delle “persone offese” ben 21 aziende.
Alla prima udienza del processo si è però costituita parte civile solo la Juventus, attraverso l’avvocato Francesca Fuso.