
Prima udienza del processo che vede sul banco degli imputati l’ex carabiniere coinvolto nella complessa vicenda del pestaggio di Antonio Torquato Epifani. Quest’ultimo rimediò gravi lesioni all’età di trent’anni, che lo costrinsero all’invalidità.
Michele Gatto, 56 anni, di Nardò, ex brigadiere del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Gallipoli, risponde del reato di diffamazione ed è assistito dall’avvocato Dimitry Conte.
Non solo, poiché sono finiti sotto processo anche: gli autori e gli inviati di un servizio televisivo de “Le Iene”: Riccardo Spagnoli, 34 anni, di Milano, Matteo Viviani, 44enne, di Milano, Alessandra Mercurio, 45 anni, di Milano; il direttore Business Digital del Gruppo Mediaset Pier Paolo Cervi, 56 anni, di Parma, e la direttrice responsabile della trasmissione, Laura Casarotto, 50enne, di Milano. Rispondono dell’accusa di “omesso controllo”.
In mattinata, dinanzi al giudice monocratico, Epifani si è costituito parte civile, attraverso l’avvocato Stefano Stefanelli, ed ha invocato un risarcimento di 100mila euro.
La prossima udienza è fissata per il 4 febbraio 2019. Il dr. Fabrizio Malagnino, che ha già giudicato Gatto in un altro procedimento, ha però rimesso gli atti al Presidente del Tribunale, poiché potrebbe risultare “incompatibile”.
Le indagini
L’inchiesta ha preso il via dalla denuncia sporta da Antonio Torquato Epifani, 40ennedi Seclì. Secondo l’accusa, nella puntata de “Le Iene” dell’11 aprile dello scorso anno, Michele Gatto omise di riferire della sentenza irrevocabile a suo carico di condanna per avere partecipato al pestaggio di Epifani. Egli invece riferì di essere stato picchiato e spinto contro un muretto a secco dalla presunta vittima. Versione dei fatti, secondo il pm Donatina Buffelli, “non corrispondente al vero”. In realtà, Epifani in un altro procedimento venne assolto dalle accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Il pestaggio e la condanna
I fatti si sarebbero verificati, il 15 aprile del 2009. Dopo l’arresto di Epifani (in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentata estorsione), vi sarebbe stata l’aggressione fisica da parte di Gatto che gli avrebbe provocato lesioni al midollo della spina dorsale. Ricordiamo che per il pestaggio ad Epifani, il carabiniere è stato già condannato nel luglio 2012, alla pena di tre anni e due mesi di reclusione (divenuta definitiva), per il reato di lesioni e al pagamento di una provvisionale di 50mila euro.