Presunti abusi edilizi nello stabilimento Bahia del Sol. Otto persone sotto processo

Il processo si aprirà il 7 giugno dinanzi ai giudici della seconda sezione collegiale. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2015 ed il 2018.

Otto persone sotto processo per i presunti abusi edilizi nello stabilimento balneare Bahia del Sol di Torre Lapillo.

Il gup Simona Panzera, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio: Stefania Mangialardo, 41enne legale rappresentante della società che gestisce lo stabilimento balneare e il fratello Luca Giuseppe Mangialardo, 46enne, socio e gestore di fatto (entrambi di Copertino); Fabio Martina, 49 anni, di Leverano, titolare della ditta “Art Legno”, esecutrice dei lavori; Luigi Verardi, 52 anni di Racale, nelle vesti di direttore dei lavori; Rosato Vantaggiato, 66 anni, di Porto Cesareo, in qualità di tecnico progettista; Paolo Stefanelli, 64, di Lecce, nelle vesti di dirigente del settore IX dell’Ufficio Tecnico del Comune di Porto Cesareo. Infine, Fabrizio De Pace, 43 anni, di Porto Cesareo e Pietro Viva, 44enne, di Porto Cesareo, entrambi in qualità di tecnico istruttore del Comune.

Il processo si aprirà il 7 giugno dinanzi ai giudici della seconda sezione collegiale.

È stata invece stralciata la posizione dell’architetto Augusto Ressa, 67 anni di Taranto, direttore dell’ufficio operativo della Soprintendenza di Taranto, nonché responsabile del procedimento.

I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2015 ed il 2018.

Tutti gli imputati rispondono del reato di abusivismo edilizio. Al centro dell’inchiesta condotta dal pubblico ministero Paola Guglielmi, è finita la realizzazione di una imponente pedana in legno, di circa 650 metri quadrati, installata direttamente sul cordone dunale, destinata ad uso solarium e relax, con posa dei tavoli per la ristorazione. Ciò sarebbe avvenuto in assenza del permesso di costruire e del nulla osta delle Autorità preposte al vincolo.

Inoltre, Stefanelli, De Pace e Viva, sono accusati di abuso dufficio e falsità ideologica in atto pubblico. Secondo l’accusa, i tre avrebbero rilasciato sistematicamente assensi illegittimi, poiché in violazione degli strumenti urbanistici.

Invece, Stefania e Giuseppe Mangialardo, Rosato Vantaggiato e Luigi Verardi, rispondono anche di invasione di terreni. La Procura ritiene che avrebbero occupato arbitrariamente un’area demaniale, per la realizzazione di un parcheggio a servizio della struttura.

Il collegio difensivo

Gli imputati sono difesi  dagli avvocati: Giuseppe Romano, Angelo Vantaggiato, Antonio Quinto, Pier Luigi Portaluri, Giulio De Simone, Antonio Scalcione, Addolorata Flores. Il collegio difensivo potrà dimostrare l’estraneità dei propri assistiti alle accuse.

Il sequestro

Ricordiamo che nell’aprile del 2018, i militari della Guardia Costiera hanno proceduto al sequestro preventivo di un’area di circa 650 mq.

Nel corso delle verifiche, è stato accertato che era in corso la realizzazione di opere in difformità ai titoli autorizzativi rilasciati dagli organi preposti.