
Finiscono sotto processo i tre giovani accusati dell’omicidio di Natale Naser Bahtijari, il 21enne originario di Campi Salentina, ma residente a Lecce. Il fatto di sangue è avvenuto a Manduria nella notte tra il 22 e il 23 febbraio. Al termine dell’udienza preliminare, nell’aula bunker di Borgo San Nicola, il gup Giulia Proto ha rinviato a giudizio Vincenzo Antonio D’Amicis, 20 anni; Domenico D’Oria Palma e Simone Dinoi, entrambi di 23 anni (tutti di Manduria).
Il processo con rito ordinario si aprirà il 19 gennaio prossimo, davanti alla Corte d’Assise di Taranto. Gli imputati rispondono di omicidio in concorso pluriaggravato dal nesso teleologico, dai motivi futili, dall’aver adoperato sevizie, dall’avere agito con crudeltà e dal metodo mafioso e di tentata soppressione e/o distruzione di cadavere.
Il gup Proto ha rigettato la richiesta di abbreviato avanzata dalle difese, che chiedevano l’ammissibilità del rito per l’assenza dell’aggravante della premeditazione.
Tra gli imputati, ma solo per il reato di rapina ci sarà anche Vincenzo Stranieri, 63 anni, detto “stellina”, personaggio ritenuto vicino alla Sacra Corona Unita.
Sulla richiesta di rinvio a giudizio del sostituto procuratore Milto De Nozza, titolare dell’inchiesta, nei confronti di Suad, 23enne, fratello della vittima (accusato di spaccio), il gup dovrà pronunciarsi nella prossima udienza del 7 dicembre.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Lorenzo Bullo e Franz Pesare, Armando Pasanisi e Nicola Marseglia, del foro di Taranto, Stefano Stefanelli, Benedetto Scippa.
Sempre quel giorno, il giudice deciderà sulla richiesta di patteggiamento del titolare del bar, un 34enne di Maruggio (in cui il 21enne fu pugnalato una prima volta), accusato di favoreggiamento.
Le parti civili sono assistite dagli avvocati Renata Minafra, Stefano Pati, Ladislao Massari, Stefano Stefanelli e Benedetto Scippa.
Era stato un ciclista di passaggio a scoprire il corpo senza vita di Natale Naser Bahtijari, il 21enne di Lecce trovato in una scarpata nelle campagne di Manduria, dove era stato ‘abbandonato’ da sconosciuti rimasti senza volto e senza nome fino all’arresto dei tre giovani, da parte degli uomini della squadra mobile di Taranto.
In base a quanto ricostruito nel corso delle indagini, il 21enne sarebbe stato pugnalato in un locale di Manduria. Solo dopo il suo corpo sarebbe stato gettato nel dirupo, dove è stato ritrovato.