Le donne uccise torneranno. E la loro vendetta sarà la libertà di tutti

La protesta in Iran è un segno di speranza morale e culturale. È necessario che ogni donna si senta libera di essere se stessa, fuori da qualsiasi oppressione e sudditanza

Sono belle, ma devono coprirsi, sono intelligenti, ma devono nascondersi. Tutto questo non è più accettabile oggi, nel 2022 il velo sul volto e sulla testa di una donna non ci sta più. Devono rendersene conto anche gli uomini, perché le donne ormai lo hanno capito e lo faranno capire a tutti. Qualcuna sarà perseguitata, alcune uccise, ma poi una dopo l’altra torneranno per affermare la loro vittoria attraverso il coraggio di chi lotterà per la libertà.

Costringere una persona a rinunciare alla propria identità è una vergogna, è tempo di uscire da questo tunnel, è tempo di ritrovare la dignità che spetta a ciascuno, maschio o femmina. Non entriamo sul terreno religioso, ma ci interesse quello sociale e civile. Non può e non deve esserci differenza tra i diritti di un maschio e quelli di una femmina, è arrivato il momento di convincersi che non è più tempo di discriminazioni culturali e sessuali.

Gridate ragazze, mostrate il vostro volto, ribellatevi a chi vorrebbe soggiogare il meglio delle nostre vite, la femminilità. Avete il coltello dalla parte del manico, senza donne non si vive, nemmeno si nasce.

Dio non vuole differenze, non vi fate imbrogliare. Il creatore ci ha fatto uguali. Creò l’Uomo a sua immagine e somiglianza, maschio e femmina lo creò. Senza preferenze. Per la felicità di entrambi.



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