Rischia il processo, il 57enne accusato dell’omicidio, con oltre venti coltellate, della moglie, quel pomeriggio del 16 marzo, in via Corvaglia a Taurisano.
L’udienza preliminare si svolgerà il 23 gennaio del 2025 davanti al gup Alcide Maritati che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio del pm Luigi Mastroniani.
Albano Galati è difeso dagli avvocati Luca Puce e Davide Micaletto
I familiari della vittima, la 49enne Aneta Danelczyk, di origini polacche, sono assistiti dall’avvocato Francesca Conte e potranno costituirsi parte civile.
Va detto che, nei mesi scorsi, il professore di psicopatologia forense, Roberto Catanesi ha depositato, la perizia psichiatrica, disposta dal gip Giulia Proto nell’ambito dell’incidente probatorio, per far luce sullo stato mentale di Albano Galati, quel pomeriggio del 16 marzo, nell’abitazione di via Corvaglia a Taurisano.
Ed ha accertato, oltre alla capacità d’intendere e di volere di Galati, anche la sua capacità di stare in giudizio e di affrontare un’eventuale processo.
L’accertamento venne disposto su istanza della difesa, sulla scorta della perizia di parte dello psichiatra Elio Serra. Lo specialista, durante i colloqui in carcere con Galati ha potuto confermare le amnesie dell’uomo che erano emerse già nel corso dell’interrogatorio dinanzi ai pm, quando disse di non ricordare nulla. Inoltre, Galati si sarebbe reso protagonista di un grave episodio di matrice autolesionistica e fu trasferito in una cella d’isolamento.
Albano Galati, oltre che di omicidio, risponde anche di tentato omicidio nei confronti di una vicina di casa della moglie, assistita dall’avvocato Roberto Bray, la quale potrà a sua volta costituirsi parte civile.
La donna veniva colpita sotto l’ascella nel tentativo di fare scudo con il corpo ad Aneta, dopo essere stata ferita con un taglierino nell’abitazione, veniva inseguita dal marito fino alla casa della vicina, e accoltellata a morte.
Si attendono gli esiti dell’udienza preliminare.