Una coincidenza inspiegabile su cui solo le indagini potranno fare chiarezza. Sono resti umani quelli rinvenuti in avanzato stato di decomposizione nello specchio d’acqua antistante il litorale di Roca marina di Melendugno. Dopo una segnalazione dei Carabinieri delle scorse ore, il corpo è stato recuperato dai Vigili del Fuoco di Lecce, coadiuvati da un elicottero AB412 in forza al Reparto Volo Vigili del Fuoco bari e dai Sommozzatori provenienti dal Comando di Bari. Ad assistere i sommozzatori anche una motovedetta della Capitaneria di Porto.
Dopo un’ispezione dei fondali sono stati i sommozzatori a recuperare e portare a riva ciò che restava di un corpo umano. Da un primo esame sembrerebbe che il corpo sia rimasto in acqua per diversi giorni.
Un mistero quello di Roca marina che si infittisce, una serie di coincidenze macabre su cui bisognerà fare chiarezza. Partiamo con ordine: tutto è partito con il ritrovamento di un piede umano in forte stato di decomposizione sulla scogliera di Roca, un ritrovamento di per sé già molto strano.
Il mistero però si infittisce con il rinvenimento, sempre nella giornata di oggi, di un sacco di plastica nero contenente delle ossa. Secondo le ricostruzioni dei Vigili del Fuoco si tratterebbe quasi sicuramente di ossa animali e non umane. Rimane comunque una coincidenza inspiegabile quella che ha reso la località marittima scenario di ritrovamenti macabri. Ma solo le indagini potranno fare chiarezza.