Gazebo promozionale nel centro storico di Otranto, ma manca il permesso della Soprintendenza: scatta il sequestro

Sequestrato nel cuore del centro storico una struttura mobile adibita ainiziativa promozionale priva del permesso della soprintendenza

Superata la Porta Alfonsina, nel cuore del centro storico di Otranto, era impossibile non “notare” quella struttura mobile, in laminato e vetro, utilizzata per promuovere i prodotti di una nota un’azienda inglese, leader nella progettazione di elettrodomestici.

65 mq piazzati, secondo la normativa vigente, in una zona considerata bene culturale. Per questo, necessitava di un’autorizzazione all’installazione rilasciata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi-Taranto-Lecce.

Questa mattina, nella struttura in cui si ‘presentavano’ a turisti e salentini di passaggio le potenzialità di un potente aspirapolvere o asciugacapelli, si sono presentati i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Bari che, insieme ai militari della locale stazione, hanno sequestrato il box, come era scritto, nero su bianco, su un Decreto specifico, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce.

Finisce con i sigilli, quindi, il servizio predisposto per la tutela delle aree monumentali e paesaggistiche della città idruntina.

L’indagine, ancora in corso perché finalizzata ad accertare le responsabilità delle persone a vario titolo coinvolte nella vicenda, è stata avviata grazie ad una segnalazione pervenuta ai Carabinieri del Nucleo TPC di Bari dalla stessa Soprintendenza.



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