Non è la prima volta che un controllo al Campo sosta “Panareo” prende una piega inaspettata, un risvolto diverso da quello immaginato. Questa volta, gli agenti della sezione Volanti si sono trovati davanti ad un borsello, in condizioni quasi perfette per essere lasciato in un’auto abbandonata. All’interno, avvolti con cura nel cellophane, erano nascoste due pistole, tre caricatori e più di cinquanta cartucce. Armi e munizioni, insomma.
Un dettaglio tra le auto abbandonate non è sfuggito agli agenti
Tutto comincia nel tardo pomeriggio di ieri, quando i poliziotti si sono presentati nel Campo sosta “Panareo” per controllare un cittadino agli arresti domiciliari. Mentre percorrevano le stradine interne, la loro attenzione è stata catturata da alcune auto parcheggiate, anzi abbandonate. Tutte aperte, piene di spazzatura e cianfrusaglie tranne una, una Fiat Stilo, chiusa a chiave e quasi vuota. Un dettaglio che non è sfuggito e ha spinto gli agenti ha vederci chiaro. Insospettiti, i poliziotti si sono avvicinati alla vettura per un’ispezione veloce. I dubbi sono diventati ancora più forti quando nel veicolo hanno notato un borsello in tela, in buono stato.
Dagli accertamenti è emerso che la Fiat Stilo era intestata ad una donna residente nel campo. Una volta rintracciata, ha raccontato di aver venduto l’auto, un anno prima, ad un serbo di sua conoscenza, di non avere documenti che ne attestassero la vendita e che non era più in possesso delle chiavi. Tuttavia è riuscita ad aprire il veicolo.
All’interno del borsello erano nascosti alcuni involucri di cellophane. Contenevano una Beretta cal. 6.35 con matricola abrasa; una pistola 9 priva di matricola e marca (probabilmente una Glisenti); 3 caricatori e 52 cartucce.
A quel punto, sul posto è intervenuto il personale della Polizia Scientifica per i rilievi di competenza anche in virtù delle perizie da eseguire sulle armi.
Durante la perquisizione dell’autovettura, sono stati rinvenuti anche alcuni verbali al codice della strada tutti intestati ad un uomo, J.A. le sue iniziali, il cittadino serbo di 43 anni a cui la donna, intestataria del veicolo, aveva dichiarato di averlo venduto.
Non è finita, le indagini hanno condotto anche ad un altro straniero, un cittadino montenegrino, M.A, di 23 anni, denunciato insieme alla donna, T.A. di 36 anni, ed al cittadino serbo per possesso ingiustificato di armi e munizionamento, in concorso.