Nella giornata di ieri, al termine di una articolata attività di indagine, gli agenti della Digos di Lecce, su delega della Procura della Repubblica del capoluogo, hanno effettuato una perquisizione locale nei confronti di C.D. di 33enne, tifoso del Lecce riconducibile agli ambienti ultrà del tifo giallorosso, in quanto ritenuto responsabile del reato di truffa per aver posto in vendita, ad altri tifosi, cinque biglietti di ingresso allo stadio “Via del Mare”, risultati essere falsi. Per non destare sospetti, poi, li avrebbe venduti allo stesso costo del prezzo imposto dalla società.
Tutto è partito da una denuncia dei supporter truffati che, dopo aver acquistato i tagliandi, hanno poi avuto problemi all’ingresso dell’impianto sportivo in occasione del big match Lecce-Juventus, risultando essere “biglietti falsi”.
Gli agenti della Digos, dopo approfondimenti investigativi, su disposizione del Pubblico Ministero, hanno perquisito i locali in uso al 33enne, acquisendo elementi incontrovertibili a riscontro delle sue responsabilità in ordine al reato contestato. I tagliandi in questione erano stati realizzati mediante l’utilizzo di apparecchiatura informatica in modo da rispettare tutti i requisiti per non suscitare alcun sospetto sulla loro validità.
È stata la stessa società sportiva del Lecce, interpellata in merito, a confermare il fatto che i tagliandi in questione non fossero autentici e a esortare i tifosi, al fine di scongiurare spiacevoli sorprese proprio in occasione del prossimo impegno del Lecce con l’Inter, domenica 19 gennaio, a provvedere all’acquisto solo tramite i canali ufficiali.
