Ex comandante carabinieri accusato di “abuso di potere”: Giuseppe Serio finisce sotto processo

Il 57enne originario di Bagnolo del Salento, ma residente a Soleto, dovrà presentarsi il 5 giugno prossimo, dinanzi ai giudici in composizione collegiale.

Finisce sotto processo, l’ex comandante dei carabinieri di Nardò.

Il gup Michele Toriello, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio Giuseppe Serio 57 anni originario di Bagnolo del Salento, ma residente a Soleto.
Dovrà presentarsi il 5 giugno prossimo, dinanzi ai giudici della prima sezione collegiale.
Invece, nella scorsa udienza, due presunte vittime del contestato “abuso di potere”, si sono costituite parte civile attraverso gli avvocati Massimo Muci e Marco Rizzo.
L’imputato risponde delle ipotesi di reato di: abuso d’ufficio, tentato abuso d’ufficio, peculato, concussione e falso ideologico.

Giuseppe Serio era stato raggiunto, a fine ottobre, dall’ordinanza di misura cautelare del divieto di dimora a Nardò, ed interdittiva che prevedeva la sospensione per un anno dai pubblici uffici.
Successivamente, il Tribunale del Riesame (relatore Antonio Gatto) aveva comunque parzialmente accolto l’istanza della difesa, rappresentata dagli avvocati Giuseppe e Giulia Bonsegna, annullando l’accusa di tentato abuso d’ufficio e quella di concussione per un episodio. Inoltre, veniva revocato il divieto di dimora a Nardò, disposto in precedenza dal gip Antonia Martalò.
In seguito, però, la Corte di Cassazione ha confermato la sospensione per 1 anno dai pubblici uffici ed annullato con rinvio il provvedimento del Riesame con cui veniva revocato il divieto di dimora a Nardò, accogliendo l’Appello del pm Paola Guglielmi.
Nelle scorse ore, comunque, il Tribunale della Libertà ha ribadito l’annullamento della misura cautelare.
Gli episodi contestati, si sarebbero verificati dal momento dell’insediamento di Serio a Nardò e fino ad agosto del 2018. L’indagine eseguita dal Comando Carabinieri di Gallipoli, guidato da Francesco Battaglia, ha preso il via da una serie di esposti che hanno fatto scattare i primi accertamenti investigativi.