Si lancia dal secondo piano della sua abitazione di Taviano: ricoverato in gravi condizioni, muore poco dopo

Non ce l’ha fatta l’uomo che si è lanciato dal secondo piano della sua abitazione di Taviano. Troppo gravi le ferite riportate nella caduta

Ha aperto la finestra e si è lanciato dal secondo piano di un’abitazione: un volo di diversi metri, prima di toccare il suolo del giardino tra lo sgomento dei presenti che hanno assistito alla scena, senza poter far nulla se non soccorlerlo immediatamente. È la cronaca del dramma che si è consumato, nel primo pomeriggio, a Taviano dove Salvatore Lanocca, falegmame molto conosciuto in paese, avrebbe cercato di togliersi la vita riportando nella caduta gravi lesioni e ferite su tutto il corpo.
  
Pochi i dubbi che si sia trattato di un tentativo di suicidio. Questa, almeno, è la prima ricostruzione dell’accaduto data dagli uomini delle forze dell’ordine, giunti sul posto, che hanno ascoltato i familiari nel tentativo di capire i motivi che possano averlo spinto a compiere un simile gesto e alcuni vicini di casa.
  
Sono stati proprio i residenti a lanciare l'allarme e a chiamare il 118. I sanitari intervenuti hanno capito immediatamente la gravità delle ferite riportate dall’uomo. Così, a bordo di un’ambulanza, lo hanno accompagnato a sirene spiegate alla volta dell'Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove è giunto in «codice rosso». I medici del nosocomio salentino lo hanno sottoposto a diversi accertamenti, ma la speranza che il critico quadro clinico migliorasse si sono spente qualche ora dopo il ricovero. Quando erano da poco passate le 18.30 il suo cuore ha smesso di battere.

Toccherà, come detto, ai carabinieri della stazione locale provare a ricostruire i drammatici momenti prima che l'uomo decidesse di lanciarsi nel vuoto. Le indagini sono state avviate. 



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