Smartphone a prezzi vantaggiosi, ma gli acquisti on line nascondono la truffa. Carabinieri in azione

In tre distinti episodi i carabinieri hanno rintracciato altrettanti responsabili di truffa on line. Beccati un 25enne romano, un 24enne di origini campane e un 56enne. Per tutti il reato contestato è di truffa.

Tante, troppe sono ormai le vittime dell’odioso sistema di truffe on line, che consente di carpire danaro, facendo leva sulla fiducia degli utenti.

Il sistema segue sempre lo stesso copione: inserzione su siti internet affidabili di annunci di compravendite di smartphone a prezzi ultraconvenienti, l’attesa che qualcuno si faccia avanti per l’acquisto.

In un caso tra i più recenti una donna di Lecce, alla quale la scorsa estate era stato rubato il cellulare, ha inviato mediante ricarica postepay un anticipo di euro 500 per l’acquisto di uno smartphone di ultima generazione, la cui versione, peraltro, non era ancora stata commercializzata in Italia ed il cui costo (vantaggiosissimo) sarebbe stato di complessivi 650 euro, contro i 900 dollari ai quali era venduto negli Stati Uniti, unico Paese nel quale era in commercio in quel periodo. Poi più nulla: il venditore ha fatto perdere le sue tracce, disattivando l’utenza mobile utilizzata per il contatto.

L’indagine che ha portato alla denuncia del soggetto è nata da una dichiarazione presentata dalla vittima, alla Stazione di Gallipoli, ed ha visto i militari dell’Arma impegnati in controlli sui siti internet interessati. La ricerca del soggetto in questione è risultata difficile poiché il truffatore si è presentato con nome inventato e corrispondente ad altra persona ma estranea alla vicenda.

L’utilizzo di generalità di un soggetto realmente esistente ma estraneo ai fatti, nonché di una società realmente esistente ed attiva in transazioni online di telefoni smart di ultima generazione e specializzata proprio nell’importazione di questi apparecchi dai Paesi dove compaiono prima sul mercato all’Italia, peraltro considerata tra le più affidabili, ha ulteriormente complicato la ricerca del colpevole. E va sottolineato che tutti erano ignari del raggiro operato dall’ignoto venditore.

Soltanto grazie all’analisi della carta postepay beneficiaria della transazione ed alla articolata e complessa comparazione tra i dati della stessa e i log dei pc impiegati dal venditore, si è potuto completare il quadro indiziario e smascherare il giovane truffatore, C.M. romano di 25 anni, già noto per il reato di truffa aggravata e continuata.
 
Sono state altre, poi, le operazioni che hanno visto impegnati militari dell’Arma a tentare di smascherare truffatori on line. A Ruffano i carabinieri hanno effettuato un’indagine telematica a seguito di una inserzione fraudolenta di un telefono cellulare su un famoso network di vendita. In particolare l’oggetto veniva offerto ad un prezzo molto inferiore a quello di mercato previa realizzazione di una ricarica postepay. La vittima dopo l’ operazione ha ricevuto un pacco vuoto a casa, ma grazie agli accertamenti svolti è stato identificato un 24enne di origini campane.

E ancora. Dalla Stazione Carabinieri di Collepasso, sempre a seguito di una inserzione di vendita in internet di un telefono cellulare, è stata scoperta l’identità di F.S., di 56 anni, quale responsabile della truffa posta in essere mediante l’accreditamento sul proprio conto corrente bancario delle 350 euro di una vendita conclusasi, come sempre, con un nulla di fatto tra irreperibilità del venditore e mancata consegna della merce. 



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