Per gelosia spara 18 colpi di pistola contro la ex compagna. Fermato un 21enne

Sono stati almeno sedici i colpi di pistola sparati contro la porta di un’abitazione in via Kennedy da un ragazzo al momento ricercato. Minerva “Non è colpa del sindaco né del turismo”

L’orologio aveva da poco segnato le 6.00, quando alcuni spari hanno rotto il silenzio di via Kennedy. Almeno diciotto, se non di più, i colpi di pistola esplosi a raffica, stando ad una prima ricostruzione, contro due sorelle di Cutrofiano, di 26 e 28 anni, che si trovavano in strada, all’altezza del civico numero 1, con altri tre amici.

Ad impugnare l’arma sarebbe stato un 21enne di origini albanesi, Ibrahim Rudi, rintracciato dai Carabinieri della compagnia di Gallipoli, giunti sul posto con i colleghi della locale stazione per ricostruire l’accaduto e fare luce sui motivi del gesto, dettato dalla gelosia dopo la fine di una relazione secondo le prime indiscrezioni trapelate. Il giovane, accecato dalla rabbia, avrebbe premuto il grilletto per “spaventare” la ex compagna con cui aveva litigato poco prima. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, nonostante gli spari ad altezza uomo. Ora dovrà rispondere di tentato omicidio plurimo aggravato e detenzione e porto illegale di armi da guerra.

La sparatoria e la fuga

Le indagini degli uomini in divisa, agli ordini del Capitano Beatrice Casamassa, hanno permesso di ricostruire quei minuti di follia. Dopo la segnalazione di alcuni cittadini che avevano chiesto aiuto dopo aver udito i colpi, i Carabinieri si sono precipitati in via Kennedy e hanno ascoltato il racconto dei testimoni. Dichiarazioni e affermazioni precise che hanno permesso di delineare i contorni della vicenda.  L’autore della sparatoria era fuggito via a bordo di un’auto con due amici – un 20enne di Sogliano Cavour e un 32enne di Novoli, accusati ora di favoreggiamento – facendo immediatamente perdere le sue tracce, ma gli uomini dell’Arma avevano un volto e un nome ben preciso da cui partire. A premere il grilletto era stato l’ex fidanzato di una delle due sorelle finite nel mirino, animato dalla gelosia dopo la fine della relazione.

Mentre i militari del Nucleo investigativo del reparto operativo si occupavano dei rilievi – per terra sono stati trovati 18 bollosi di proiettili calibro 7,65 – è cominciata la caccia all’uomo e ai suoi complici. Sono state setacciate tutte le strade o i sentieri che potevano essere stati imboccati durante la fuga e ogni angolo del territorio con l’aiuto di diverse pattuglie. Le ricerche sono terminate quando i colleghi della Compagnia di Campi salentina hanno rintracciato i tre a Villa Convento.

Dopo aver abbandonato l’auto, stavano provando a dileguarsi a piedi. Non prima di aver tentato di inquinare le prove, bruciando gli indumenti indossati e sbarazzandosi dell’arma usata per il raid, le cui ricerche sono ancora in atto.

Condotti in caserma, a Gallipoli, per il 21enne albanese, come detto, è scattato il fermo con le accuse di tentato omicidio aggravato e detenzione e porto illegale di armi da guerra. Per i due ragazzi che lo hanno aiutato, invece, scattata la denuncia in stato di libertà per favoreggiamento.

Una volta concluse le formalità, per il 21enne si sono aperte le porte del Carcere.

Il sindaco Stefano Minerva su Facebook difende il turismo

Nonostante le notizie frammentarie, in tanti sui social hanno colto l’occasione per puntare il dito contro il (cattivo) turismo. Tanto che il primo cittadino è intervenuto con un lungo post per fare chiarezza. «Sono stanco di chi cerca di discriminare la propria città, non verificando le informazioni e cercando di gettare fango sul turismo, sull’amministrazione e sulla città intera. Scrivo questo post solo per chiarire la notizia diffusa dalla solita opposizione che dice di voler bene a Gallipoli, ma che non fa altro che discriminarla. Non si tratta di una sparatoria, non sono coinvolti turisti, non ci sono feriti, non è colpa di questo “turismo” che vi è in città» si legge.

Il riferimento è al leader dell’opposizione, Flavio Fasano che, sempre sui social, aveva commentato l’accaduto. «Il “turismo d’assalto” porta con sé anche le pallottole! La misura è colma, i cittadini sono stanchi! E ora forza “lecchini” sforzatevi a dire che va tutto bene e fate passare lo schifo per normalità» ha scritto.

«Si tratta di una vicenda differente, un uomo che ha sparato fuori la porta della ex compagna. Una vicenda sicuramente spiacevole, ma che non è dettata da “logiche turistiche”, ma personali. Il movente, su cui stanno indagando le forze dell’ordine, è quello della gelosia. Non sono comportamenti accettabili o tollerabili – continua Minerva – ma da qui a dire che vi è stata una sparatoria nei confronti di un gruppo di ragazzi evidenzia un marcio che non è sopportabile. Da questo momento, non esiterò a smontare ogni singola notizia errata o falsa diffusa sui social ed eventualmente a denunciare chi diffamerà la nostra città per soli fini propagandistici» ha concluso Minerva.



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