Accecato dalla gelosia sparò al rivale in amore, il 32enne di Cavallino ottiene i domiciliari

Ha ottenuto gli arresti domiciliari Ivan Franco, il 32enne di Cavallino che aveva sparato due colpi di pistola contro il suo “rivale” in amore. Il Gip ha accolto l’istanza depositata dall’avvocato Riccardo Giannuzzi.

Pistola

Ha ottenuto gli arresti domiciliari Ivan Franco, il 32enne di Cavallino balzato agli onori della cronaca locale per aver sparato due colpi di pistola contro il suo “rivale” in amore, mosso dalla gelosia. Lo ha stabilito il Gip, Cinzia Vergine che ha accolto l’istanza depositata dal difensore del giovane, l’avvocato Riccardo Giannuzzi.

Per il 32enne si erano aperte le porte del carcere di Lecce circa tre mesi fa con l’accusa di lesioni personali gravi e porto illegale di arma da fuoco.

La ricostruzione del giorno in cui gambizzò un 29enne

Tutto è nato la notte tra il 22 e 23 giugno. I due “protagonisti” della vicenda si trovavano nel bar del paese con i rispettivi amici, quando il 29enne ha deciso di appartarsi in auto, per inviare alcuni messaggi con il cellulare.

È stato questo comportamento a scatenare la follia di Franco. Credendo che gli sms fossero indirizzati alla donna contesa, ha deciso di seguirlo per dargli una lezione. E lo ha fatto impugnando una pistola con cui non ha esitato ad aprire il fuoco. I proiettili si sono conficcati nello sportello, infrangendosi in tante schegge che hanno ferito il malcapitato al polpaccio e al ginocchio.

La fuga

Il cerchio si è subito stretto intorno al nome di Franco che per giorni si è reso irreperibile. Alla fine, con il fiato sul collo, ha deciso di presentarsi spontaneamente in caserma, accompagnato dal suo legale.

L’interrogatorio

Durante l’interrogatorio di convalida del fermo Franco, pur ammettendo di aver agito per gelosia, ha dichiarato che non voleva in alcun modo colpire l’amico, ma solo spaventarlo come dimostrerebbe il fatto che ha mirato in direzione della portiera. Non pensava, insomma, di averlo ferito anzi ha affermato di aver saputo solo il giorno successivo alla ‘sparatoria’ che il suo avversario era stato operato d’urgenza in ospedale.



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