Super Sic…torna a casa

Dalle 9.00 di questa mattina è¨ iniziato il lungo addio a Marco Simoncelli, scomparso tragicamente in un incidente sulla pista di Sepang, in Malesia. Domani alle 15.00 si terranno i funerali nella chiesa di Santa Maria

Un volo della Malaysia Airlines da Kuala Lumpur atterrato alle 6.10 ha riportato la salma di Marco Simoncelli a casa. Il padre, la fidanzata, Valentino Rossi e Casey Stoner lo hanno accompagnato nel suo ultimo viaggio. "Dio chiama i migliori. Per la gente Marco era speciale, l'ho capito ora", ha dichiarato cercando di trattenere le lacrime e il dolore papà Paolo. Poche parole, poi il ritorno a Coriano, il paese che ha dato i natali al campione, dove è stata allestita la camera ardente.

I capelli sciolti come se il vento potesse scompigliarli per sempre, una maglietta e un paio di jeans come quelli che portava quando passeggiava per le strade della sua città, sulle mani i segni della terribile caduta che lo hanno strappato per sempre al mondo delle corse e alla vita. È questa – come riferisce l'agenzia Ansa- l'ultima immagine che i tifosi e gli amici di Marco Simoncelli possono vedere del campione. Dietro al feretro, sul palcoscenico del teatro sono state messe due moto, quella con la quale Simoncelli aveva vinto il mondiale 250 e quella con cui correva nella MotoGp. Sullo sfondo, proiettata, una grande foto di Marco sorridente, come è giusto ricordarlo.

A custodire l'ingresso del teatro, carabinieri, volontari della Protezione civile e il servizio d'ordine organizzato dagli amici di Supersic, sulla maglietta bianca indossata da ciascuno di loro, una frase per ridordalo "Ciao Marco 58", il suo numero. Nemmeno la pioggia battente ha fermato la lunga fila di persone che, dalle 9.00 di questa mattina, si sta recando presso la camera ardente per l'ultimo omaggio al 24enne.

Regna il silenzio, il dolore misto ad incredulità, la dignità e la compostezza come quella dimostrata in questi giorni dalla famiglia e dagli amici. Toccanti le parole della madre che, ieri, ha voluto farsi forza per ricordare suo figlio "Noi lo abbiamo accompagnato solo in quello che gli piaceva fare. La vita, se non facciamo quello che ci piace, diventa un rimpianto e lui sicuramente di rimpianti non ne avrà. Ci ha lasciato un bel ricordo e un bel messaggio e noi siamo fieri che sia stato così".

Chi era Marco lo dimostra il lungo corteo di persone, lento, infinito quanto raccolto, quello fatto di persone che incuranti del maltempo o dei chilometri hanno voluto dargli l'ultimo saluto con un bacio, con una mano poggiata con affetto e rispetto sulla teca custodita da un vetro di cristallo. I funerali del pilota si terranno domani, alle 15.00 nella chiesa di Santa Maria Assunta. Alla cerimonia prenderanno parte solo la famiglia, i parenti e gli amici più stretti. Gli altri potranno seguire la messa da un maxi-schermo. La famiglia aveva chiesto che Vasco Rossi cantasse una canzone, ma la Curia non ha accordato il permesso. Solo all'uscita del feretro, sulle gradinate della chiesa, verrà cantata un canzone del rocker di Zola, anche se non è confermata la presenza del cantante alla cerimonia funebre.  

Talento, passione, coraggio e simpatia. Marco Simoncelli, con il suo inconfondibile accento, la sua strana capigliatura, il suo modo di fare un po' naif, era questo e molto di più, per questo non è facile trovare un perché, un senso a quanto successo. Si è parlato dei soccorsi, del fato, di quei 10 metri in più o in meno che gli avrebbero salvato la vita, della moto, della sua passione, della tecnologia.ma è inutile chiedersi, angosciarsi, sforzarsi di trovare un perché.è il "mondo delle corse" dicono, o più semplicemente doveva andare così. 

 



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