Taranto. Quarto sbarco in pochi giorni, in arrivo 1200 migranti

èˆ previsto per stasera poco dopo le 20.00 l’arrivo al porto di Taranto della nave San Giorgio, che sbarcherà 1.205 profughi, di cui 151 minori e 127 donne, salvati dalla Marina militare nell’ambito dell’operazione Mare nostrum.

«Oggi, a Taranto arriveranno altre navi cariche di migranti, forse più di mille, che, prima di essere smistati, saranno accolti nei centri di Martina Franca, Castellaneta, Massafra e San Giorgio. Oggi i volontari daranno, come al solito, l'anima per offrire calore, assistenza e un sostegno legale. Oggi tutte le istituzioni locali saranno mobilitate, senza orario. La solidarietà si pratica, non si declama. Bene. Non li vedremo sui media. Perché, oggi, al contrario, sentiremo nei telegiornali il solito Salvini gridare all'invasione e i soliti sindaci leghisti denunciare il collasso ormai ineluttabile. Vero. Ci sono due Italie». A pronunciare queste parole, anzi a scriverle sulla sua pagina facebook ufficiale è Guglielmo Minervini,  Assessore regionale a cui è affidata la delega della Protezione Civile.

Ci sono due “Italie”, è vero. Una che continua a discutere se continuare o interrompere immediatamente l’operazione «Mare Nostrum», fortemente voluta dal nostro governo dopo la terribile tragedia al largo delle coste di Lampedusa che è costata la vita a 366 persone,  l’altra che è pronta ad aiutare i tanti immigrati che continuano a intraprendere questi «viaggi della speranza» mossi dall'illusione di una vita migliore.  Due facce: quella della polemica e quella dell’accoglienza.

Ma i barconi fatiscenti carichi di uomini, donne e bambini che cercano di raggiungere le coste italiane, si moltiplicano giorno dopo giorno. Tanto che è difficile tenere il conto.

Stasera, poco dopo le 20.00 al molo San Cataldo del porto di Taranto, è previsto l'arrivo della nave San Giorgio, che sbarcherà 1.205 profughi, di cui 151 minori e 127 donne, salvati dalla Marina Militare. La Prefettura di Taranto sta coordinando le operazioni e pianificando l'accoglienza. Si tratta del quarto contingente di migranti che arriva nel capoluogo ionico nel giro di una settimana. Nei giorni scorsi sono giunti a Taranto complessivamente circa 2.600 profughi provenienti dalla Siria, dal Sudan e dall'Africa sub-sahariana. Alcuni sono rimasti nei centri in cui hanno trovato ospitalità, altri sono ripartiti dopo poche ore verso altre destinazioni.

«Ci vuole coordinamento e più operatori specializzati, questa non è un’emergenza è un esodo – afferma Edmondo Papanice, presidente di HALP – chi è del mestiere  sapeva benissimo che prima o poi l’esodo dalla Siria sarebbe arrivato sulle coste italiane, a distanza di pochi anni dall’Emergenza flussi migratori dal Nord Africa  siamo punto e a capo. Mancano strutture idonee per l’accoglienza, non si possono  lasciare da soli i volontari allo sbaraglio; la maggior parte delle persone sbarcate vengono in Europa per salvare la propria vita e quella dei propri figli , categorie vulnerabili, donne vittime di tratta, adolescenti testimoni di atti violenti nel loro paese  di origine e tutt’ora sotto shock – conclude il presidente Papanice – stiamo parlando di profughi dove sicuramente la maggior parte di loro saranno rifugiati , oltre al tatto ci vuole preparazione e il deus ex machina, ossia coordinamento dall’alto».



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