La forza della natura? Eccola qui tra Maglie e Otranto, Tricase e Leuca, ieri sera. In scena migliaia di fulmini, centinaia al minuto, senza soluzione di continuità. C’è poco da fare quando il temporale si presenta con queste forme. Porte e finestre chiuse, tapparelle abbassate e un brivido che corre dietro la schiena quando alla luce accecante delle scariche elettriche segue quasi all’unisono un tuono fragoroso. E stai lì a contare i secondi tra luce e rumore delle saette che Giovepluvio scaglia con crescente ferocia, per mezz’ora, un’ora, anche di più. La corrente elettrica che ti abbandona e sei lì al buio a stringerti tra due muri, mentre la casa sembra volerti crollare addosso sotto i colpi di un temporale da film.
Poi si allontana e quasi ti dispiace che il brivido ti lascia, ma di dormire non se ne parla, l’adrenalina è stata troppa per starsene lì tranquilli.