Tenta il suicidio in carcere, gli agenti lo salvano in extremis

Lecce. In sole 24 ore due tentativi di suicidio sono stati sventati nelle carceri pugliesi. Uno a Lecce, ieri sera, e l’altro a Foggia. Cosp – Coordinamento Sindacale Penitenziario scrive in una nota stampa: «entrambi gli episodi sono stati caratterizzati dalla professionalità della Polizia Penitenziaria».

In sole 24 ore due tentativi di suicidio sono stati sventati nelle carceri pugliesi, uno a Lecce, ieri sera, e, l’altro a Foggia. Cosp – Coordinamento Sindacale Penitenziario scrive in una nota stampa: «entrambi gli episodi sono stati caratterizzati dalla professionalità della Polizia Penitenziaria, che in extremis ha  evitato, come per i precedenti cinque episodi, il peggio». 

Mentre ha tentato l’insano gesto stringeva tra le mani le fotografie della propria famiglia. Un quadro situazionale che ha commosso non poco gli agenti di Polizia Penitenziaria operanti dentro la struttura di Borgo San Nicola; anche perché, se non fosse stato per il loro repentino intervento, forse il povero 40enne – originario di Campi Salentina – oggi non sarebbe più in vita. L’agghiacciante episodio ci viene segnalato in una nota stampa dal COSP – Coordinamento Sindacale Penitenziario – che evidenzia un certo proliferare di impiccamenti nelle dieci prigioni pugliesi, ad oggi ospitanti circa 3.600 reclusi contro la capienza regolamentare di 2.400 posti letto.

Tornando al caso in questione, pare che il 40enne si fosse chiuso nel bagno della cella che condivideva con altri compagni di detenzione e, utilizzando una corda ricavata dai lacci delle scarpe, è salito sullo sgabello per legarsi alla finestra, tentando poi cercato il suicidio. “COSP segnala – si legge nel comunicato – che con l’ultimo episodio siamo al sesto tentativo di impiccamento volti al suicidio sventati dai Poliziotti a Lecce, che si ricorda essere in sotto organico di 100 unità sulle attuali 700 unità, come notiziato al Sindacato dalla Stessa Amministrazione territoriale, mentre per il COSP ne mancano 300 se si considera che in quella sede, per far fronte ai servizi generali e singoli, si impiega un quantitativo considerevole di ore di straordinario e turni, in alcuni reparti e traduzioni di otto ore, contro le 6 previste da CCNL n. 164/2002 e n.51/2009”. 



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