Litiga con il cugino e poi gli spara con il revolver. 55enne leccese fa “scena muta” davanti al giudice

Il giudice, dopo l’udienza, ha convalidato l’arresto e confermato la misura dei domiciliari per il 55enne leccese accusato di tentato omicidio.

Fa scena muta dinanzi al giudice l’uomo arrestato per tentato omicidio, dopo aver sparato al cugino. Il 55enne leccese Silvio Allegro, difeso dagli avvocati Giuseppe Milli e Giancarlo Dei Lazzaretti, si è avvalso della facoltà di non rispondere, nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto dinanzi al gip Marcello Rizzo. Il giudice ha poi convalidato l’arresto e confermato la misura dei domiciliari.

I fatti

Nella giornata di ieri si è consumato il tentato omicidio da parte del 55enne leccese, nei confronti del cugino 42enne, che si è visto raggiungere da un colpo d’arma da fuoco mentre era alla guida della sua auto nei pressi dell’abitazione dell’autore della sparatoria. Entrambi già noti alle forze dell’ordine.

Intorno alle ore 13:00 di ieri, si è presentato presso gli uffici della Questura, in evidente stato di agitazione il 42enne, che ha denunciato di essere stato attinto da colpi di arma da fuoco, qualche minuto prima, da parte del cugino a seguito di discussioni pregresse legate a rapporti sentimentali con una 44enne di origine brasiliana.

Gli accertamenti successivi, eseguiti da parte degli investigatori della Squadra Mobile, diretta dal Vicequestore Alessandro Albini, hanno permesso di appurare che già nel corso della mattinata, intorno alle 08:30, era intervenuta una Volante per una lite che vedeva coinvolti i due e la donna.

Il diverbio tra Allegro e il parente è proseguito tramite messaggi telefonici, telefonate e un incontro-scontro, all’incirca alle 12.30, nei pressi di un bar in Piazza Libertini, dove sono venuti alle mani.

La discussione è proseguita fino a quando il 55enne ha invitato il cugino presso la sua abitazione per un chiarimento, ma al suo arrivo, Silvio Allegro lo attendeva in strada impugnando un revolver, quindi, ha esploso alcuni colpi di pistola verso di lui. Uno dei proiettili ha colpito il parabrezza, lato guida, andandosi a conficcare nel cruscotto e sfiorando la tragedia.

Preso atto di quanto denunciato, i poliziotti hanno convocato il 55enne nei propri uffici. Questi, presentatosi poco dopo, ha rivelato il luogo dove aveva occultato il revolver, perfettamente funzionante e detenuto illegalmente.

Nel corso della perquisizione domiciliare è stata rinvenuta anche una pistola scacciacani modificata al fine di aumentarne la potenzialità offensiva.

Entrambe le armi sono state sequestrate, mentre Allegro è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero Maria Vallefuoco, accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.



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