Termina il XXXV Congresso Nazionale Forense. Gli avvocati chiedono modifiche alla Riforma Cartabia

Intanto è arrivata l’elezione dei nuovi delegati. Per il distretto di Lecce, sono stati eletti l’avvocato Vincenzo Caprioli del foro di Lecce e Fedele Moretti del Foro di Taranto. 

Gli avvocati invocano una forte spinta verso la modernizzazione della giustizia. È la richiesta rivolta a quello che sarà il nuovo governo e parlamento, al termine del XXXV Congresso Nazionale Forense che si è tenuto dal 6 all’8 ottobre a Lecce.

Difatti, la platea attraverso il voto, ha indicato quelli che saranno i temi di confronto con i nuovi interlocutori del mondo della politica. Tra cui, anche intelligenza artificiale e giustizia predittiva (più risorse e formazione, eliminazione del digital divide e l’istituzione di un’autorità indipendente di studio e vigilanza) e potenziamento, razionalizzazione e unificazione delle piattaforme del processo telematico. Ma anche un richiamo alla centralità dell’avvocato che rimane a svolgere un ruolo insostituibile nella tutela dei diritti e per il rispetto della Carta dei Diritti dell’Uomo, della Costituzione Europea e della Costituzione Italiana. Tale centralità deve essere prevista con la presenza di avvocate e avvocati nel Consiglio direttivo della Cassazione e nei consigli giudiziari anche con il riconoscimento del diritto di voto. Tra gli altri temi di confronto: la difesa, e stabilizzazione, dei presidi di legalità e giustizia. E poi, grande attenzione al nodo irrisolto del patrocinio a spese dello stato.

Sul piano penale, al termine del Congresso, si chiede che si modifichino vari aspetti della Riforma Cartabia (doppio grado di giudizio di merito e al giudizio di legittimità, impugnazioni, notificazioni, processo telematico, criteri priorità dell’azione penale e processo in assenza dell’imputato), ma anche un forte investimento sulla giustizia riparativa e l’istituzione di un albo dei mediatori penali che veda la primaria partecipazione delle avvocate e degli avvocati.

Sul processo civile sono state invece ribadite le richieste di correzione della riforma recentemente approvata che comprime il diritto di difesa. Sulla ‘famiglia e i minori’, tra le altre proposte, la previsione delle sezioni specializzate della famiglia su base circondariale, competenti per tutte le procedure familiari e minorili in sede civile.

Sulla magistratura onoraria si chiede di correggere la riforma Orlando e di sospendere l’entrata in vigore del d.lgs 116/2017.  E poi vi è stata una richiesta forte per una significativa riduzione dei costi di accesso alla giustizia e del contributo unificato. Infine, sulla giustizia tributaria è arrivata la richiesta di una correzione della nuova riforma approvata.

Intanto è arrivata l’elezione dei nuovi delegati.  Il coordinatore uscente dell’Organismo Congressuale Forense, Sergio Paparo, nella mattinata di ieri, ha proclamato i nuovi 53 componenti dell’assemblea dell’OCF. Per il distretto di Lecce, sono stati eletti l’avvocato Vincenzo Caprioli del foro di Lecce e Fedele Moretti del Foro di Taranto.

La sede proposta per il XXXVI Congresso Nazionale Forense  è Torino.

La massima assise dell’Avvocatura ha intanto deciso, approvando una mozione d’ordine, di indire una sessione ulteriore del congresso da tenersi entro l’autunno del 2023 sul tema dell’ordinamento forense e di acquisire come contributi iniziali i contenuti delle 45 mozioni proposte in questa sede. Non solo, poiché dalle prossime settimane sarà operativo il tavolo di lavoro che vedrà coinvolte e interessate tutte le componenti dell’Avvocatura: istituzionale, politica, associativa.



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