Torre San Giovanni, scoperti dalla Polizia pescatori di frodo. Ai domiciliari

Due uomini, segnalati altre volte per lo stesso reato, sono finiti ai domiciliari. Pescando datteri di mare avrebbero compiuto attività finalizzata al danneggiamento dell”™ambiente marino

Alle ore 12.30 di oggi,  il personale della Squadra Nautica della Polizia stanziato nel comune di Gallipoli e impegnato in una serie di  servizi di vigilanza costiera atti al contrasto della pesca di frodo e la salvaguardia e tutela delle risorse biologiche,  a  Torre San Giovanni, marina di Ugento, ha notato nelle acque antistanti un  gommone, che  si trovava a circa 800 metri dalla costa e, nelle sue vicinanze, un pallone con il quale si segnalano i sub.

A questo punto ha preso il via un’attività di attenta osservazione  con l’ausilio di binocoli e,  intorno alle ore 10.00, gli agenti hanno notato un sub riemergere dall’acqua che, dopo aver passato una sacca al conducente del natante, è salito a bordo avviando il gommone in direzione sud

Il canotto, seguito a vista, si è diretto verso la marina di Lido Marini e, dopo aver raggiunto un piccolo scalo presente sul posto, i due uomini che erano a bordo,  in modo frettoloso, hanno provveduto a caricare il natante su un carrello per poi agganciarlo ad un’autovettura, dirigendosi sulla strada che porta nella direzione di Presicce.

Il personale, senza mai perdere di vista il mezzo, ha proceduto al fermo, al controllo ed alla identificazione dei due uomini e sul gommone,  ben  nascosti nel gavone di prua,  ha rivenuto sacchetti di plastica contenenti complessivamente 4.806 kg. di Lithopaga Lithophaga comunemente denominata “datteri di mare” di cui è vietata la cattura, il commercio e la vendita.

Si è proceduto, successivamente,  al controllo dei sub M.A. neretino 39enne e P.C. 40enne, anch’egli di Nardò, resisi responsabili di attività finalizzata al danneggiamento dell’ambiente marino.
I due, infatti, per potersi impossessare dei molluschi, avrebbero  deturpato con violenza ed utilizzando attrezzi vietati e danneggiato consapevolmente pezzi di roccia, che sono beni di pubblica fruibilità, distruggendo altresì, in maniera irreversibile, alcune risorse necessarie all’ecosistema marino, atteso che sugli scogli danneggiati sono presenti alghe che servono all’alimentazione ed alla riproduzione di specie ittiche che su crescono di esse.

Gli uomini della Polizia hanno proceduto, pertanto, sequestro dei molluschi, della attrezzatura da sub e degli utensili utilizzati per la loro cattura.

I molluschi sono stati, poi,  riconosciuti come specie protetta dal Funzionario della A.S.L.  

I frutti di mare sequestrati, come prevede la normativa sono stati distrutti e gettato in mare ed i due pescatori, già altre volte segnalati all’Autorità giudiziaria per lo stesso tipo di reato, sono stati posti agli arresti domiciliari.