Sgomento a Torre Veneri: colpo di pistola alla testa, deceduto un ufficiale

Fatale un colpo di pistola che, stando alle prime ricostruzioni, un 40enne tenente colonnello si sarebbe sparato al poligono di Torre Veneri. Avviate le indagini per stabilire con precisione la dinamica.

Le primissime ricostruzioni sostengono che si tratti di un gesto volontario, sebbene solo indagini più approfondite potranno stabilirlo con certezza. Certo è, però, che la ferita sia successivamente risultata fatale. Oltre che una sensazione di vuoto incolmabile, resiste ancora lo sgomento dovuto ad una notizia tragica e agghiacciante. Siamo a Torre Veneri, dove stamattina un tenente colonnello di quasi quarant’anni, originario di Moncalieri (Torino), Alessandro Di Martino, è deceduto per opera di un colpo di pistola, sparato in bocca e fuoriuscito dalla zona occipitale. Le caratteristiche della ferita, infatti, non lasciano dubbi sulla intenzionalità del gesto.

Sembra che il militare, comandante del supporto logistico della scuola di cavalleria di Torre Veneri, fosse da poco in servizio presso l’area situata a ridosso della Marina di Frigole, luogo conosciuto anche come poligono di tiro ove l’esercito italiano svolge le proprie esercitazioni. Quando però è sopraggiunto il personale paramedico del 118, a bordo di un’ambulanza, egli viveva ancora; combattendo tra la vita e la morte. I sanitari, accortisi della gravità del fatto, non potevano far altro che disporne il trasferimento immediato – in ‘codice rosso’ – presso l’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce. Già le condizioni erano disperate. Poi, più avanti, l’amara notizia, ovvero quella del decesso al nosocomio situato nel capoluogo salentino.

Come anticipato in apertura d’articolo, gli indizi iniziali porterebbero a pensare che possa trattarsi di suicidio, ma la magistratura, ovviamente, vorrà vederci chiaro, stabilendo per filo e per segno il reale andamento dei fatti all’interno del poligono. Non a caso, infatti, il pm Carmen Ruggero ha disposto il sequestro dell’arma. Le indagini sono state avviate e utili saranno le testimonianze di chi ha assistito ai terribili momenti.
Pare, infatti, che il militare si sa allontanato dal gruppo di colleghi con i quali stava lavorando, quasi per essere certo di riuscire nell'intento malsano. 
 



In questo articolo: