Permessi retribuiti per svolgere attività sindacale? Condannati due medici per truffa all’Asl

I fatti fanno riferimento alle annualità 2016, 2017, 2018 e i due medici si sarebbero procurati l’ingiusto profitto di 27.919,24 euro

Si conclude con la condanna il processo per due medici accusati di una truffa all’Asl, riguardante i permessi retribuiti per svolgere attività sindacale. Al termine del rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo), il gup Angelo Zizzari ha inflitto la pena di 2 anni e 4 mesi di reclusione e 533 euro di multa ciascuno ad Alberto Andrani, 70 anni di Supersano, ex segretario generale provinciale della Fimmg e Sara Tondo, 34enne originaria di Copertino. Non solo, poiché il giudice ha disposto la confisca della somma di 27.919,24 euro ed il pagamento di una provvisionale per lo stesso importo (oltre al risarcimento del danno in separata sede) in favore dell’Asl che si era costituita parte civile con l’avvocato Alfredo Cacciapaglia. Inoltre, il gup ha trasmesso gli atti alla Procura in merito alla presunta falsa testimonianza di una donna ascoltata ieri in udienza.

Il pm al termine della requisitoria aveva chiesto la condanna ad 1 anno e 6 mesi ciascuno.

I due medici condannati sono difesi dagli avvocati Silvio e Giorgio Caroli che hanno invocato l’assoluzione e presenteranno ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza entro 90 giorni.

Va ricordato che, in precedenza, il gip Laura Liguori, dopo l’udienza camerale, aveva accolto l’opposizione alla richiesta di archiviazione. Il pm Rosaria Petrolo, al termine dell’indagine, non aveva ravvisato gli elementi necessari per sostenere l’accusa in giudizio ed aveva chiesto di archiviare l’inchiesta.

Il denunciante, il dottore Antonio Antonaci, ex vice-segretario e vicario della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg), assistito dall’avvocato Giuseppe Corleto, si è opposto all’istanza della Procura e il gip ha disposto l’imputazione coatta per Andrani e Tondo.

Il gip Liguori sostiene che sono emersi “profili penalmente rilevanti nella condotta degli indagati, non solo da quanto rappresentato dal denunciante, ma soprattutto dalle dichiarazioni delle persone informate dei fatti e dalla documentazione acquisita dalla P.G.”

 Le accuse

I fatti fanno riferimento alle annualità 2016, 2017, 2018 e i due medici “si sarebbero procurati l’ingiusto profitto di 27.919,24 euro”. Secondo l’accusa, il dottore Andrani avrebbe ottenuto dalla Asl i permessi retribuiti per svolgere attività sindacale. In realtà, avrebbe indicato in sua sostituzione la dottoressa Tondo, pur sapendo che si sarebbe trovata a Roma per motivi di studio. Durante le assenze, le ricette cartacee sarebbero state emesse e firmate da altri due medici. Non solo, poiché “il camice bianco” avrebbe continuato ad esercitare l’attività di medico nel suo ambulatorio privato.



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