Orrore in via Caracciolo, innocuo serpente ucciso con colpi alla testa. Appartiene ad una specie protetta

Il serpente, che appartiene ad una specie protetta per via del numero esiguo di esemplari rimasti, è stato ucciso con un oggetto contundente in via Caracciolo. Si indaga per cercare i responsabili.

Brutta scoperta in via Caracciolo, nel cuore del centro storico di Lecce, dove questa mattina è stata rinvenuta una carcassa di un serpente cervone. Secondo gli operatori del Nucleo delle Guardie Ambientali Comunali, sarebbe morto a causa dei colpi inferti sulla testa da un oggetto contundente. Chi si sia “divertito” ad ammazzarlo, invece, resta un mistero.

Nonostante le sue dimensioni (può raggiungere i due metri e mezzo di lunghezza), è un rettile innocuo, “amico” del Salento che preferisce chiamarlo “sacara”.  Solitamente, se disturbato, si allontana da solo tra i muretti a secco e gli edifici abbandonati dove ama vivere. Eppure, qualcuno, forse animato dalla naturale repulsione o dalla paura ha deciso di ucciderlo.

«Ciò che è accaduto –  riferiscono gli operatori – è un fatto molto grave. In pieno centro storico, magari davanti agli occhi di bambini, passanti e turisti.  È inammissibile un atto di questo genere ai danni di una specie protetta».

Già perché accanto alla descrizione del cervone appare una dicitura in rosso: rischio estinzione alto per via dell’esiguo numero di esemplari rimasti in circolazione. La tradizione popolare racconta del suo ‘amore’ per il latte – si dice che segua l’odore – in realtà, questo tipo di serpente si alimenta di mammiferi di piccola taglia che soffoca con i muscoli. Predilige anche uccelli, uova e talvolta anche lucertole.

L’autorità veterinaria, prontamente allertata dall’Ufficio Ambiente, ha preso in carico la vicenda al fine di accertare formalmente le cause del decesso del rettile. Il Nucleo delle Guardie, invece, sta provvedendo alle indagini relative al presunto reato di uccisione di specie protetta.



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