Violenze sulla figlia della convivente. Dopo la denuncia, scattano le verifiche e l’arresto

Arrestato Tommaso De Matteis per violenze continuate sulla moglie e la figlia. Il 52enne è¨ stato condotto al carcere di Lecce.

I carabinieri della locale Stazione hanno questa mattina tratto in arresto Tommaso De Matteis, 52enne già conosciuto, con l’accusa di riduzione in schiavitù e violenza sessuale aggravata e continuata.

A pochi giorni di distanza dall’ 8 marzo, la festa in rosa celebrata nel segno del NO ad ogni tipo di violenza consumata sulla pelle delle donne, un nuovo triste caso di cronaca si consuma.

A rimanere vittima di violenza e riduzione in schiavitù è la figlia della convivente di Tommaso De Matteis, 52enne già noto alle Forze dell’ordine, che oggi è stato denunciato ai carabinieri. La giovane ha raccontato ai militari delle sevizie subite nel corso degli ultimi 7 anni, fatte di ripetute violenze sessuali accompagnate spesso da minacce e soprusi di vario genere.

La minaccia più ricorrente era consumata con l’uso di due cartucce da caccia illecitamente detenute. Per non far parlare la ragazza, l’uomo gliele mostrava affermando di tenerle in serbo per lei se avesse rivelato a chiunque delle sue “attenzioni particolari”. Ma non solo: ad intervalli regolari l’uomo sequestrava le sim card ed i cellulari della ragazza per impedirle di poter comunicare con l’esterno. La ragazza, impaurita da questi gesti, si era sempre rifiutata di rivelare a chicchessia delle violenze subite, compresa la madre che nulla sapeva di quanto succedeva nell’abitazione.
Continuamente violento e manesco, l’uomo aveva anche dimostrato la sua gelosia nei confronti dei vari fidanzati della ragazza, soprattutto con quello attuale, che pare sia stato testimone, più di una volta, di minacce e violenze varie. Addirittura, come emerge dal racconto fatto ai carabinieri, per placare la violenza dell’uomo, la ragazza è stata costretta, in una circostanza, a fingere di essersi lasciata con il giovane. È stato proprio dopo essersi finalmente, dopo anni, sfogata con il fidanzato che quest’ultimo l’ha spinta a denunciare, mettendo anche la madre a conoscenza dei fatti.

I militari, dopo aver visto la ragazza ed averla fatta visitare da un medico che ha attestato la presenza di ematomi sul volto compatibili con delle violenze fisiche subite, hanno immediatamente proceduto ad una perquisizione domiciliare e personale trovando sia le due cartucce da caccia illecitamente detenute sia, addosso al soggetto, le sim card della ragazza, nonché un coltello che la ragazza ha detto essere stato utilizzato in diverse occasioni per le minacce. L’uomo, posto in stato di arresto, è stato immediatamente condotto, su disposizione del Magistrato di turno, la dott.ssa Donatina Buffelli, presso il carcere di Lecce. 



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