L'articolo 101 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di "Codice dei Beni Culturali e del paesaggio", definisce il Museo «struttura permanente che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio». Al legislatore sfugge certamente una ulteriore connotazione del Museo: un luogo di affinamento del piacere intellettivo o per dirla con Raffaele Casciaro il museo è "Il funzionamento di un itinerario della mente […] Al piacere dei sensi e all'emozione della storia, aggiungerei i piacere della conoscenza e dell'apprendimento, la soddisfazione di uscire dal museo con nuove idee o con idee più precise, più ricche."
Sono ormai lontani i tempi in cui i luoghi sacri alle Muse, erano evocativi di ambienti polverosi, frequentati esclusivamente da ingobbiti studiosi: il mondo contemporaneo ha compreso le potenzialità culturali, aggregative, didattiche e talvolta "modaiole" dei musei, aprendo all'esterno i contenitori e facendo fruire i contenuti con iniziative molteplici, affiancando all'esposizione ragionata e fruibile, il direttore manager che trae il maggior profitto dalla gestione open del museo.
Certamente questo nuovo modello ha le sue criticità e i suoi limiti, pur tuttavia ha innescato un processo di trasformazione e ripensamento necessari alla conoscenza del patrimonio inestimabile di manufatti d'arte al grande pubblico.
Il dibattito e la riflessione sono molto dinamici, all'indomani del riordino delle competenze regionali, dopo la soppressione delle Provincie. Tanti gli scenari possibili. Su queste tematiche è incentrato il Convegno Internazionale MUSEI IN PUGLIA: tradizione e futuro, che si terrà il giorno 17 novembre a Bari presso la "Fondazione Puglia" e il 18 novembre a Lecce presso il Museo "Sigismondo Castromediano" di Lecce a partire dalle ore 9.00.
Il convegno internazionale sarà dedicato alla memoria di Antonio Cassiano, raffinato conoscitore, appassionato storico dell'arte, legato proprio alla direzione pluriennale del Museo Provinciale leccese, animatore di tante iniziative che hanno consolidato la naturale vocazione del museo come fucina culturale, artistica, letteraria, musicale, didattica; un "intellettuale illuminato" a cui si ascrivono pagine importanti nella riqualifica di tanti musei in Puglia. Il comitato scientifico del Convegno è la sintesi sinergica di Raffaele Casciaro, Raffaella Cassano, Regina Poso e Fabrizio Vona.
Tanti i nomi che interverranno apportando il loro contributo scientifico: a Bari apriranno i lavori con un saluto Michele Emiliano, Loredana Capone, Antonio Castrorani e si susseguiranno i relatori Giuliano Volpe, Maria Tudèla Sanchez, Monique Blanc, Eva degli Innocenti, Paola Di Girolami, don Michele Bellino, Luigi La Rocca, Aldo Patruno, Arcadius Woytila, Malgorzata Wrzykowska; a Lecce dopo i saluti di Antonio Gabellone, Vincenzo Zara, Gianluca Tagliamonte, Simona Manca e Rocco Merico, Massimiliano Rossi, Angela Ciancio, Francesco D'Andria, Grazia Maria Signore, Brizia Minerva, Anna Lucia Tempesta, Massimo Guastella, Claudio Corigliano. Infine alla tavola rotonda parteciperanno Tommaso Morciano, Francesco Carrino, Gianluca Mastrocinque e Floriana Conte. Le conclusioni a Raffaele Casciaro.
Obiettivi del Convegno "Identità, ruolo, mission e gestione dei musei della Puglia, nel confronto con la realtà italiana ed europea, in vista della creazione del sistema museale regionale". La dialettica ed il confronto saranno forieri di nuove aperture e proposte perché i musei siano il luogo principe per la creazione di una coscienza civica prima che culturale, per consolidare un senso di appartenenza alle radici uniche e profonde della nostra storia.
di Maria Agostinacchio
