Martino è un boss della Sacra Corona Unita, condannato al carcere a vita, è un “fine pena mai”. Ha ucciso e non una volta sola. “Nessuno si faccia influenzare da quello che scrivo sull’amore perché, quando ho ammazzato, l’ho fatto in modo convinto. Sono un assassino”.
A mettere le parole in bocca a questo killer della criminalità organizzata pugliese è Massimiliano Cassone autore del romanzo “Quattro sbarre nell’anima” di cui Martino è il protagonista.
L’ultima opera dello scrittore salentino verrà presentata giovedì 12 maggio, a partire dalle ore 19.00, presso la sala conferenze di Palazzo Baronale a Novoli, nell’ambito della rassegna “Mi racconti un libro?”, organizzata dal web giornale Paisemiu.com, in collaborazione con il Comune di Novoli e la casa editrice argoMENTI Edizioni.
Nel corso dell’evento, dopo i saluti istituzionali del sindaco, Gianmaria Greco, dialogheranno con l’autore Silvia Famularo, scrittrice e giornalista e Roberto Nitto, avvocato.
Attraverso il racconto della sua vita da malavitoso, Martino ci offre lo spaccato di una realtà cruenta e violenta, quella delle associazioni criminali di stampo mafioso, vista con gli occhi di uno dei suoi protagonisti. Chiuso in cella, “appeso ad un filo di malinconia pronto a spezzarsi sotto il peso dei ricordi”. Il protagonista ripercorre la sua vita in un lungo flashback in cui si alternano momenti di violenza inaudita ad altri di una tenerezza sconfinata, in cui rammenta gli affetti più cari.
Con questo romanzo, il terzo dal suo esordio, Massimiliano Cassone tocca alcuni temi scottanti: il carcere come rieducazione, la possibilità di riscatto per le vite “sbagliate”, i pentiti e le riduzioni di pena. Lo fa con la sua penna delicata e poetica, suggerendo che c’è sempre una possibilità di rinascita, anche quando un lieto fine non sembra possibile, né giusto.
Massimiliano Cassone è nato a Campi Salentina il 12 maggio 1973 e vive a Novoli. Giornalista pubblicista e scrittore, ama definirsi umile artigiano delle parole e ripete spesso: “Scrivo per legittima difesa”. Quattro sbarre nell’anima è il suo terzo romanzo dopo “Il vaso di Pandora” (2010) e “La dea del mare” (2012). Grandissimo conoscitore di calcio, soprattutto per quel che riguarda le ‘vicende’ del Lecce, è uno dei volti più noti delle cronache sportive locali.
