“A occhi aperti”, all’esterno del Museo Castromediano il ritratto di 12 giovani di varie geografie e culture

Lungo il perimetro saranno installati pannelli con un ritratto fotografico e una frase paradigmatica scelta dagli studenti dell’Istituto “Colonna” di Galatina.

Uscire fuori dai confini canonici del museo, non soltanto in termini metaforici: è questa una delle missioni primarie del Polo biblio-museale di Lecce, che attraverso la propria programmazione si sta contrassegnando come luogo perennemente disponibile ai bisogni delle comunità, come dimostra anche l’hub vaccinale attualmente allestito all’interno del Museo Castromediano dove ogni giorni centinaia di cittadini si vaccinando contro il Covid-19.

Prosegue anche la programmazione culturale ed espositiva e il 4 giugno sarà inaugurata una mostra concepita appositamente per vivere a stretto contatto con il tessuto urbano di Lecce e i suoi ritmi, 24 h al giorno. Il concept che è alla base di A occhi aperti è immediato: intendiamo “abbattere” il muro che separa il Museo dallo sguardo della città, perciò lungo tutto il perimetro saranno installati 30 grandi pannelli (ognuno 1×3 m) con un ritratto fotografico e una frase paradigmatica individuata dagli studenti dell’Istituto scolastico superiore “Colonna” di Galatina, grazie a un laboratorio di Flavio&Frank e Gabriele Surdo.

I protagonisti dei ritratti sono 12 giovani appartenenti a diverse geografie e culture, interpreti reali di un ritmo multietnico che non può non riguardare anche il presente e il futuro di tutti e dell’istituzione museale.

I loro 12 sguardi ci scrutano, ci interrogano e ci invitano anche ad immaginare nuove prospettive per il futuro di tutti. Guardarsi dentro è uno degli obiettivi primari di questa mostra, come suggeriscono anche le citazioni di filosofi, musicisti, letterati e pensatori individuate dagli studenti. L’arte entra nel contesto urbano e lo fa attraverso la verbo-visualità, interagendo attivamente con quanti transiteranno – ad ogni ora del giorno e della sera – lungo i quattro lati del cortile del Museo.

Queste alcune citazioni scelte: “Ed è in certi sguardi che si vede l’infinito” Franco Battiato da “Tutto l’universo obbedisce all’amore”; “L’amore dei giovani non sta nel cuore, ma negli occhi.” (William Shakespeare); “L’essenziale è invisibile agli occhi”. (Antoine de Saint-Exupéry); “Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono” (Galileo Galilei); “Via le mani dagli occhi” (Negramaro)

All’interno del museo – su tv e monitor – l’installazione multimediale proporrà i ritratti fotografici in movimento, con un tappeto sonoro che riecheggia il suono del mare, vero spazio di connessione tra popoli e dispositivo di contaminazioni, come si evince anche dalla sezione Paesaggi di mare del Museo Castromediano dedicata all’archeologia subacquea.

La mostra sarà visitabile fino al 30 agosto.