Il patrimonio artistico di Carmelo Bene andrà al Convitto Palmieri, firmato l’accordo Regione – eredi

Il fondo sarà reso fruibile a visitatori e studiosi, per fare di Lecce l’epicentro di una programmazione legata alla ricerca attorno a uno degli intellettuali più in vista del secondo ‘900.

Il patrimonio artistico, collezionistico, librario e documentario di Carmelo Bene sarà riunito ed esposto in via permanente al Convitto Palmieri sede della Biblioteca Provinciale ‘Nicola Bernardini’.

Convitto Palmieri

È questo il contenuto dell’accordo tra la Regione Puglia e gli eredi di uno dei maggiori e più discussi intellettuali del secondo novecento italiano, destinato a rendere la città di Lecce epicentro di una programmazione legata alla ricerca e alla divulgazione attorno al poeta, scrittore, regista, attore, genio salentino.

Biblioteca Provinciale di Lecce ‘Nicola Bernardini’

A darne notizia la Regione, che definisce “storico” il patto col quale sottrae alla dispersione un patrimonio di inestimabile valore.

Libri, abiti ed elementi di scena del Maestro

Del fondo librario fanno parte le opere conservate nella biblioteca personale del Maestro, composta da circa seimila volumi, attualmente suddivisi tra il monastero delle suore benedettine e il Castello Carlo V di Lecce, in aggiunta a scritti, dattiloscritti, documenti, foto, materiale audio e video, materiale bibliografico, recensioni e testi critici che, sottoposti a vincolo di tutela dalla Soprintendenza archivistica, sono attualmente conservati nel Castello Carlo V di Lecce e custoditi dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio delle province di Lecce, Brindisi e Taranto.

Oltre agli scritti, il fondo comprende abiti ed elementi di scena, oggetti e beni personali della casa di Otranto.

Un accordo siglato da Regione, Soprintendenza Archeologica Belle Arti, Assessorato all’industria turistica e culturale ed eredi, assicurerà la valorizzazione del patrimonio che sarà reso fruibile per la prima volta a curiosi e studiosi e sarà al centro di un’attività di ricerca affiancata da mostre e seminari di approfondimento sulla figura di Bene.

Unanime la soddisfazione dei rappresentanti istituzionali, che non mancano di sottolineare l’importanza di una sottoscrizione che garantisce la conservazione e l’ingresso in città del patrimonio di uno degli intellettuali più eclettici, acuti e controversi che la storia italiana abbia conosciuto.

“Carmelo Bene è stato uno dei più grandi uomini di teatro del Novecento. La sua arte teatrale, così come i suoi scritti – afferma il governatore Michele Emiliano – sono colmi di rimandi alla sua biografia di uomo del Sud, di Pugliese, di Salentino. L’idea di salvare e raccogliere la sua eredità culturale in un unico spazio per farla conoscere e renderla accessibile agli studiosi e al più vasto pubblico è un’idea coerente con l’impegno della Regione nell’opera di valorizzazione delle grandi personalità pugliesi come patrimonio della nostra terra. Ciò si è reso possibile grazie al lavoro comune di Regione e Provincia di Lecce, al supporto delle Soprintendenze competenti e alla disponibilità degli eredi. Un convergere di intenti positivi per un risultato straordinario per la cultura italiana ed internazionale.”

Sottolinea l’importanza della cooperazione anche il Presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva. “Questo importante risultato – dice – è l’ennesimo frutto della cooperazione istituzionale in campo culturale tra Provincia di Lecce e Regione Puglia. La valorizzazione della figura e dell’opera del salentino Carmelo Bene, figura di spicco della cultura del Novecento italiano, si svilupperà parallelamente alla valorizzazione di uno degli immobili più prestigiosi del patrimonio immobiliare della Provincia, il Convitto Palmieri, sede della Biblioteca Bernardini, diventato ormai riferimento dell’attività artistico culturale della città”.



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